Lite su facebook

Lite tra donne su Facebook finisce in scazzottata

Un commento a un ex lasciato su Fb scatena l'ira di due donne che aggrediscono e malmenano una terza. Ennesimo episodio di violenza a Sulmona

Picchiata brutalmente per un commento fatto su Facebook, donna di Sulmona finisce in ospedale.

L’ennesimo episodio di violenza questa volta ha come teatro Viale Mazzini a Sulmona, in pieno giorno, nei pressi di un tabaccaio dove la vittima si era fermata per comperare le sigarette.

Come riporta IlGerme, la donna è stata aggredita dapprima verbalmente da due donne sopraggiunte sul posto con le loro macchine.

Motivo del contenere un commento di troppo lasciato dalla vittima sul profilo Facebook dell’ex compagno di una delle due.

Dalle parole sono finite alle mani e le due donne hanno aggredito la vittima con calci e pugni e poi con una stampella. Sono fuggite all’improvviso perchè si erano accorte che il posto era pieno di telecamere.

La malcapitata si è recata subito dopo in ospedale dove dopo diverse ore e controlli, i medici le hanno diagnosticato un trauma cranico cervicale, una possibile frattura del setto mandibolare e contusioni al braccio, per una prognosi, solo momentanea, di quindici giorni.

La vittima dovrà infatti eseguire ora una visita maxillo-facciale all’ospedale San Salvatore dell’Aquila per verificare eventuali danni e interventi chirurgici da compiere.

“Nell’auto con loro c’erano tre ragazzi che non sono intervenuti – ha raccontato – e che hanno atteso il pestaggio per poi aiutarle nella fuga. Conosco bene gli aggressori, una è anche pregiudicata, mi stalkerizzano da mesi su Facebook e una di loro è la ex compagna di un mio caro amico che dovrà sposarsi a settembre. Ce l’avevano con me per un commento fatto sul profilo di questo mio amico, nel quale tra l’altro non facevo nessun nome, ma dal quale devono essersi sentite coinvolte”.

La vittima oggi stesso presenterà una querela formale alla polizia e dalla sua dovrebbero esserci le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza sia pubbliche che private.

Dall’esito della visita medica programmata sempre oggi, si capirà comunque se la prognosi supererà i venti giorni facendo diventare d’ufficio l’intervento della magistratura.