Diritto allo studio

Numero chiuso nelle università, ancora un ricorso vinto in Abruzzo

Ancora un ricorso vinto dagli studenti contro il numero chiuso nelle facoltà abruzzesi

ABRUZZO – Ancora un ricorso vinto per il numero chiuso

Colpo di scena nella vicenda del numero chiuso che vede protagonisti i due atenei di L’Aquila e Chieti, alle prese con un serrato contenzioso davanti alle sezioni del Tar abruzzese di L’Aquila e di Pescara sulla vexata quaestio del numero chiuso delle facoltà che preparano alle professioni sanitarie. Infatti, alla recente pronuncia del Consiglio di Stato, che ha respinto l’appello proposto dall’Università D’Annunzio contro uno studente proveniente da Scienze Motorie (Corso senza il numero chiuso) che aveva ottenuto dal Tar di Pescara il riconoscimento del diritto al passaggio al Corso di Fisioterapia (ad accesso programmato), si è infatti aggiunto il provvedimento del Tar dell’Aquila, pubblicato in questi giorni, con cui è stato accolto un ulteriore ricorso presentato da due laureati in Igiene Dentale, uno residente nel capoluogo abruzzese e uno a Teramo.
I giovani, iscritti all’albo degli Igienisti dentali, grazie all’assistenza degli avvocati Salvatore Braghini e Renzo Lancia, avevano già ottenuto nello scorso febbraio un’ordinanza favorevole che gli spalancava le porte al Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria, ma, ciononostante, vedevano il loro sogno infrangersi contro un muro a causa dell’operato della struttura universitaria, i cui organismi decidevano di omettere il riconoscimento di alcuni esami della pregressa carriera universitaria, pur comuni ai due Corsi di laurea (Igiene Dentale ed Odontoiatria).
I legali presentavano così ricorso per “motivi aggiunti” ottenendo l’ennesima pronuncia favorevole del Tar dell’Aquila, che stigmatizza la condotta dell’ateneo in quanto ometteva di riconoscere gli esami comuni, in applicazione del Regolamento didattico interno, e ingiunge all’Università di iscrivere i due laureati alla facoltà di Odontoiatria come ripetenti, o fuori corso.
Mostrando un’efficienza ragguardevole, il Tar dell’Aquila ha anche anticipato la fissazione dell’udienza di merito dal febbraio 2020 al prossimo ottobre. Appuntamento, dunque, per la puntata definitiva a dopo l’estate. Ma, intanto, la notizia della recente decisione cautelare del Tar dell’Aquila ha riacceso speranza e motivazione nei due ricorrenti, che ora guardano fiduciosi al loro futuro accademico e professionale. Sulla vicenda interviene l’avvocato Salvatore Braghini per evidenziare che “il recente rigetto da parte del Consiglio di Stato dell’appello del Ministero dell’Istruzione ed Università per un caso del tutto analogo discusso davanti al Tar di Pescara, lascia intravedere uno sbocco positivo anche per tutti coloro che – come gli odierni laureati in Igiene Dentale – hanno agito tempestivamente nella competente sede giurisdizionale per ottenere l’iscrizione ad un Corso ad accesso programmato. Ciò – precisa il legale – nonostante dovrà ancora tenersi l’udienza per la trattazione del merito, in quanto l’orientamento delle due sezioni del Tar regionale abruzzese (L’Aquila e Pescara) sembra essere ormai più che consolidato nel favorire il transito ai corsi ad accesso programmato in presenza di posti non assegnati e di una carriera universitaria compatibile con il Corso a numero chiuso per il quale si chiede l’iscrizione ad anno successivo al primo”.

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