Stop al fumo

No smoke: stop al fumo in spiaggia anche su costa Abruzzo

Stop al fumo in spiaggia: su litorale di Alba Adriatica vietato fumare dal primo luglio. Intanto parte crociata del Codacons per tutelare le spiagge abruzzesi, la salute e l'ambiente.

Da Ladispoli a Porto Cesareo, dalla riviera romagnola  alle spiagge venete: la vera tendenza di questa estate 2019 è la spiaggia no smoke, dove vige il divieto di fumo.

In Abruzzo guida la cordata contro le sigarette sul litorale il  comune di Alba Adriatica: su tutto il litorale della cittadina balneare abruzzese – frequentatissima dagli aquilani – sarà vietato dal primo luglio fumare.

Dal prossimo 1 luglio, infatti, ad Alba Adriatica scatterà il divieto di fumo su tutto il litorale (spiagge libere e in concessione), nella pineta litoranea e nello specchio d’acqua di competenza comunale (fino a 200 metri dalla riva).

Il divieto di accendere sigarette in spiaggia si lega anche ad un altro divieto: quello di gettare rifiuti prodotti dal fumo in acqua, sugli arenili, nelle pinete. Ma anche su tutto il territorio comunale. Sotto questo profilo l’idea lanciata dall’assessore all’ambiente Nicolino Colonnelli ha trovato sponde a livello cittadino e anche amministrativo, attraverso l’ordinanza del sindaco che sarà operativa al prossimo 1 luglio.

Sul territorio comunale di Alba Adriatica saranno collocati dei posaceneri (per evitare gli abbandoni), mentre in spiaggia i singoli concessionari si adegueranno per prevedere zone dove sarà possibile fumare all’esterno dei locali.

Si stanno moltiplicando in Italia i provvedimenti comunali per vietare il fumo in spiaggia e, intanto, è partita nelle ultime ore la “crociata” legale del Codacons per ottenere il divieto di fumo in tutte le spiagge dell’Abruzzo, facendole diventare “smoke and plastic free”.

 

I mozziconi di sigarette abbandonati sulle spiagge sono uno dei motivi per cui si parla sempre più insistentemente di uno stop al fumo; non solo salvaguardare la salute personale ma anche quella dell’ambiente.

I mozziconi spesso spenti e lasciati sulla sabbia, sono tra i rifiuti maggiormente nocivi e più difficili da smaltire, più della plastica.

Negli ultimi anni si sono moltiplicate in Italia le ordinanze comunali che vietano il fumo in spiaggia e in altri spazi come parchi e giardini.

Per chi viola l’ordinanza in atto multe salatissime che vanno dai 25 a un massimo di 500 euro.

“In Abruzzo non è stato fatto ancora abbastanza per tutelare la salute dei bagnanti dai rischi connessi al fumo e per difendere l’ambiente – spiega il Codacons – La necessità di tutelare la salute pubblica dai pericoli legati al fumo passivo (si ricorda che il fumo provoca 80 mila morti l’anno solo in Italia), associata all’esigenza di difendere l’ambiente dai mozziconi di sigaretta lasciati sulla sabbia che impiegano fino a 5 anni per decomporsi”.

Per questo motivo il Codacons ha presentato una diffida alle Prefetture dell’Abruzzo in cui si chiede, in virtù dei loro poteri, di ordinare alle amministrazioni comunali l’adozione di apposite ordinanze tese a stabilire divieti di fumo e di abbandono di prodotti da tabacco sulle spiagge di loro competenza.

Se non saranno adottate misure urgenti, il Codacons ha anticipato che denuncerà nei prossimi giorni i Comuni della regione per “concorso in inquinamento e in danneggiamento aggravato del patrimonio naturale”.

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