Aree interne

Dalla Toscana a Gagliano Aterno, il miele per la rivincita delle aree interne

Il miele, l'apicoltura e tutto ciò che ha a che fare con la natura. La storia di Elisabetta Dini, originaria della Val di Chiana, che ha scommesso sulle aree interne.

GAGLIANO ATERNO – Ruota tutta intorno alla natura la passione, trasformata in attività, di Elisabetta Dini, titolare dell’azienda di produzione del miele “Essenziale come natura”, a Gagliano Aterno.

L’apicoltura, portata da Cori, in provincia di Latina, nel cuore delle aree interne d’Abruzzo, dalla giovane Elisabetta, 35 anni da compiere, e da suo marito, per una scommessa tutta da vivere.

Parte dal miele e dalla Toscana, poi passa per il Lazio, per giungere, infine, in Abruzzo. L’esperienza di Elisabetta con l’apicoltura, o meglio con le possibilità offerte dalla natura, arriva dal paradiso della Val di Chiana, in provincia di Siena, dalla terra, cioè, di casa. «Vivo e lavoro a Roma da tempo, con mio marito – racconta Elisabetta alla redazione del Capoluogo – ma da due anni abbiamo messo in pratica quello che, con il mio compagno di vita, chiamiamo Piano B».

E il Piano B della giovane, dall’accento toscano che spunta fieramente, mentre racconta la sua storia, si è sviluppato nella cornice naturale di Gagliano Aterno, nella Valle Subequana. 

«Abbiamo avviato la nostra attività di apicoltura a Roma, dove lavoro in un negozio biologico. Cinque anni fa decisi di frequentare un corso di apicoltura e, da lì, la svolta. Ho comprato le prime arnie ed ho scoperto il mondo meraviglioso delle api».

elisabetta dini apicoltura

Due anni fa la nascita dell’azienda Essenziale come Natura, «un’attività di piccole dimensioni ma di enormi difficoltà. Il nome deriva dal fatto che le api sono essenziali, fondamentali per la biodiversità e non solo».

La produzione di miele, affiancata da polline e da altri prodotti derivanti dal miele, si attesta intorno agli 8 quintali annui. Dipende, però, anche dalla stagione, che quest’anno si sta rivelando pessima dal punto di vista meteorologico. Per le api ci vogliono caldo e sole.

Poi bisogna considerare che, nonostante l’alta riproduttività dell’ape regina, che produce fino a 20mila uova al giorno, la vita media delle api è breve, si attesta intorno a circa 40 giorni, dato che va a controbilanciare le innumerevoli nascite.

Ma perchè proprio Gagliano Aterno? «Perché è la meta dell’infanzia di mio marito, che qui a Gagliano trascorreva le estati da giovane. Inoltre qui è tutto a misura d’uomo, si vive a contatto con la natura e non cogliere tutte le possibilità che offre sarebbe un peccato».

Dall’azienda e dal miele, all’attività parallela e nata di conseguenza, una società d’accoglienza situata proprio dentro Gagliano, denominata Gagliano Experience.

«Si tratta di un albergo diffuso, con alcuni appartamenti che gestiamo come affittacamere, dotati anche di cucine. Una struttura che accoglie e che offre, al contempo, un ampio ventaglio di “esperienze”, quali: vivere dentro il borgo di Gagliano, in primis, poi ovviamente l’apicoltura, con attività rivolte ad adulti e bambini, passeggiate a cavallo, trekking con guide professionali intorno al Sirente e raccolta della lavanda in un terreno di erbe officinali». Ciò che serve per staccare dalla quotidianità ed immergersi nel tempo incantato della natura.

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