Il caso

CTGS, Pignatelli: Molto rumore per nulla

Daniele Pignatelli rassegna le dimissioni come sostituto del direttore di esercizio degli impianti del CTGS. "La nomina - a titolo gratuito - era obbligatoria per legge e doveva essere presentata entro 90 giorni dal nuovo Direttore d’Esercizio".

CTGS, Pignatelli: Molto rumore per nulla

 
All’indomani delle polemiche per la nomina di Daniele Pignatelli come sostituto di Pier Paolo Grassi come direttore di esercizio degli impianti del Centro Turistico del Gran Sasso, arrivano le dimissioni di Pignatelli con delle dichiarazioni molto chiare, che riportiamo integralmente:

«Mi preme evidenziare che l’incarico da Sostituto Direttore d’Esercizio è un incarico richiesto dal Decreto Ministeriale 18/02/2011 per garantire l’esercizio pubblico anche in caso di assenza del Direttore d’Esercizio titolare. Il su richiamato DM dice che il sostituto debba essere persona fidata del Direttore titolare, peraltro è un incarico che non prevede alcun compenso e proprio per questo deve essere un professionista fidato che possa garantire la sostituzione, accollandosi delle grosse responsabilitàa titolo gratuito
«Con l’Ing. Pier Paolo Grassi è ricorrente lo scambio dei ruoli, ovvero, dove lui è titolare io sono il sostituto e viceversa costituendo così un sistema ben coordinato e compensando le spese e le responsabilità. Mi preme precisare che sono sempre stato il primo a denunciare un’ingiustizia che possa mettere prima il clientelismo a discapito del merito, proprio per questo motivo non ho partecipato al bando per svolgere l’incarico da Direttore d’Esercizio per gli impianti di Campo Imperatore, in modo da non far sfogare qualche politicante frustrato o dare adito a pettegolezzi da bar.»

«La nomina del Sostituto è obbligatoria ai sensi della norma sopra citata, e deve essere presentata entro 90 giorni dal nuovo Direttore d’Esercizio; senza una figura che ricopra tale incarico non è concessa la prosecuzione dell’esercizio pubblico.»

«La richiesta di nomina come suo sostituto, da parte dell’Ing. Pier Paolo Grassi, mi è giunta quasi al termine del periodo concesso, proprio perché l’esercente degli impianti (il CTGS nella figura dell’Amministratore Unico Ing. Dino Pignatelli) di concerto con l’ingegner Grassi hanno tentato inutilmente durante questa fase, di reperire un sostituto D. E. alternativo al sottoscritto. Tutto ciò semplicemente per evitare polemiche inutili, ma non essendoci Direttori d’Esercizio con patentino di idoneità di categoria “A” (funivie bifune) operanti nella regione Abruzzo (oltre al sottoscritto ed al dimissionario Direttore Ing. Marco Cordeschi) per non interrompere l’esercizio hanno dovuto optare per la “via scomoda”, consapevoli delle polemiche che si sarebbero scatenate, essendo ciò necessario per garantire l’esercizio pubblico ed il proseguo della stagione invernale evitando un inutile fermo.»
«Tutto ciò premesso alla luce delle dichiarazioni fatte da alcuni consiglieri e da alcuni sindacati (che proprio per la carica che coprono non possono permettersi di fare tali illazioni tendenziose, dimostrando la loro poca preparazione sulla normativa che regolamenta i ruoli del personale operativo e di quello responsabile degli impianti a fune) che reputo a dir poco ridicole, rassegno le dimissioni come Sostituto Direttore d’Esercizio degli impianti gestiti dal CTGS, nella speranza che ciò possa mettere fine a queste polemiche che sono solamente una scusa per poter deviare l’attenzione della comunità dagli ottimi risultati ottenuti dall’attuale amministrazione sull’ultima stagione invernale.»

 

La formalizzazione arriverà con una lettera indirizzata al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e all’amministratore unico del Centro turistico del Gran Sasso, Dino Pignatelli. 

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