Decennale e polemiche

Bufera su Atlantide, “L’Aquila città rassegnata” nello speciale di La7

Aquilani imbufaliti con Atlantide, la trasmissione di La7 che ha mandato in onda una "narrazione faziosa" di L'Aquila, a dieci anni dal sisma. "Non è una città cimitero"

L’Aquila – Aspre critiche da parte degli aquilani a seguito della messa in onda dello speciale di Atlantide – trasmissione condotta da Andrea Purgatori – sul decennale del sisma dell’Aquila.

La trasmissione di approfondimento su La7 non è proprio piaciuta ai tanti aquilani che l’hanno vista, che hanno iniziato da ieri sera a mandare messaggi di protesta alla pagina Facebook di Atlantide.

“Stiamo ricostruendo la Città più bella e più sicura d’Italia, la vostra brutta narrazione non ci scoraggerà!
P.S. Eravate sotto casa mia a parlare di palazzi vuoti, noi ci abitiamo insieme a tante altre persone!”

“Ci avete catapultato di nuovo al 2009 mentre noi siamo tanto avanti e sul quel passato stiamo costruendo il futuro. L’Aquila è già salva, perché ci siamo noi.”

“Avete fatto una puntata che tutto rappresenta tranne la mia città…. Le difficoltà sono ancora tante ma L’Aquila è viva…voi l’avete fatta sembrare un cimitero!!!
Sono veramente schifata!!!”

Quella mostrata ad Atlantide è stata una “narrazione faziosa”, dicono in molti: una narrazione che si snoda di notte, pessimista, dove più volte si fa riferimento alla parola “rassegnazione“.

Una città cimitero, che riporta indietro a 10 anni fa ma non tiene conto di quanto successo in questi dieci anni. 

Non tiene conto nelle immagini e nelle parole del conduttore – sottolineano le critiche degli aquilani –  dei lavori in corso, dei cantieri presenti nella maggior parte del centro storico, della movida, dei residenti e dei commercianti tornati ad abitare in centro. Della vita in centro, presente e resistente seppure fra le difficoltà.

Una linea che non è piaciuta affatto agli aquilani, insieme alla scelta di “rievocare” Draquila, il reportage di Sabina Guzzanti che già aveva fatto tanto discutere.

Non so se per cattiva informazione, per cattiveria o per lucro ancora una volta ci dipingete in maniera totalmente altra da quello che siamo. Ancora una volta fate parlare quella che con un filmetto ci ha ridicolizzati agli occhi di tutta l’Italia.
Volevate salvarci? Lo state facendo male.
Vergognoso triste e falso siparietto.
Complimenti.
E rassegnatevi voi
NOI NON CI RASSEGNEREMO MAI
neanche con il vostro aiuto”

“Signori, questa è l’immagine che sta passando attraverso la stampa e la tv. Io pure abito in centro e mi sento offeso da questi signori che minimizzano i sacrifici e la buona volontà di tutti noi aquilani desiderosi di una vita normale a cui abbiamo diritto. La città cimitero non ci interessa, anzi ci offende. L’Aquila deve mantenere il ricordo e la memoria non il lutto e le macerie. Questi le macerie ed i lutti li usano per fare scoop ed audiens alla faccia nostra, lo avete capito o no? Se continuano così L’Aquila resterà sempre “terremotata” e “pericolosa” e le nostre case non valgono un emerito fico secco. È questo che meritiamo? L’ immagine che deve passare è invece quella di una città che ce l’ha fatta, una città che ha saputo ricostruire ed è migliore e più sicura di prima. La città più sicura d’Italia, altro che macerie.

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