L'editoriale

Attacchi sinistri a Il Capoluogo, esponenti di partito fomentano l’odio contro l’informazione

Da un mese Il Capoluogo è bombardato sui social da illazioni e offese provenienti da esponenti di partito e simpatizzanti: mentono sapendo di mentire. L'editoriale

Cari lettori,
Il vomitatoio social non mi appassiona, ma non posso rimanere in silenzio davanti alle illazioni e alle offese che da un mese a questa parte esponenti di partito e simpatizzanti si permettono di rivolgere a Il Capoluogo, la nostra testata, mentendo sapendo di mentire.

Il fondo è stato toccato ieri con questi commenti che vi allego.

Come potete leggere esponenti di partito, ex assessori azzoppati e segretarie isteriche, nonché colleghi frustrati, hanno commentato la notizia Ansa apparsa su Il Capoluogo accusando il giornalista che l’ha pubblicata.
‘Chi ha scritto questa notizia?’ Hanno scritto. La notizia è un’agenzia Ansa, pubblicata dopo il placet del Direttore e ripresa dalla maggior parte delle testate.

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L’agenzia Ansa ha diffuso una notizia che coinvolgeva un candidato alla presidenza della Regione Abruzzo e la nostra redazione l’ha pubblicata, riportando a chiare lettere che fosse un’Ansa e aggiungendo un commento del candidato presidente Legnini.

Navigano in cattive acque i compagni abruzzesi, soprattutto dopo aver toccato con mano il vento in poppa della Lega.
Quando non si hanno argomenti, si sa che la strategia più usata sia aggredire e tanto stanno facendo i superstiti del Pd e della sinistra aquilana.

Il Capoluogo della Padania, così siamo stati apostrofati dopo la diretta della visita del Ministro Salvini, ma quando abbiamo pubblicato il comunicato del gruppo L’Aquila libera che chiedeva le dimissioni di Biondi (dopo la sua reazione scomposta ai manifestanti) siamo stati insultati anche dai destrorsi.

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Ebbene, se siamo sotto il fuoco sia della destra che della sinistra significa che facciamo bene il nostro lavoro. 
NOI siamo un giornale libero
e questo da fastidio.

Il nodo della questione sarebbe il percorso da giornalista iniziato con la nostra testata da un consigliere comunale in quota Lega.

La politica delle offese

Abbiamo lanciato la candidatura di Marsilio, prima, e di Legnini poi, scrivendo che il centro destra vincerà ‘Nonostante Marsilio’ e pubblicando l’Ansa di ieri contro Legnini.
Abbiamo condannato il comportamento di Biondi che, da sindaco, non avrebbe dovuto reagire alle provocazioni dei Manifestanti e abbiamo levato gli scudi in favore di Americo Di Benedetto abbandonato e tradito dal fuoco amico dei suoi stessi commilitoni.
Abbiamo massacrato Cialente quando lo meritava ed esaltato quando faceva bene. Abbiamo criticato Liris e attaccato Martino.

Ebbene sì, siamo un giornale libero, che da sempre esprime le posizioni e racconta i fatti da più punti di vista, affinché i lettori sviluppino le proprie capacità critiche e capiscano dove risieda la verità.

I compagni risentiti della nostra diretta con Salvini hanno pubblicato sulle loro bacheche un post che esortava i lettori a non leggere Il Capoluogo, a non condividerlo più e a togliere il ‘mi piace’ dalla pagina.
Sono 4 superstiti e i numeri lo confermano. Tant’è che i pochi ‘mi piace’ sotto ai loro post offensivi sono sempre dei soliti noti.

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