Abolizione doppi vitalizi, il grande bluff

30 novembre 2018 | 16:48
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Abolizione doppi vitalizi, il grande bluff

I dubbi di incostituzionalità sul provvedimento per l’abolizione dei doppi vitalizi approvato dal Consiglio regionale.

È stata salutata con grande soddisfazione l’approvazione in Consiglio regionale del taglio dei doppi vitalizi. risultato dall’unificazione delle proposte del M5S e PD. Tutti contenti per un provvedimento che potrebbe risultare solo un “bluff elettorale” senza ricadute concrete. È quanto sostiene il consigliere regionale Leandro Bracco che parla di «una presa per i fondelli a 360 gradi ai danni della collettività».

A motivazione della propria posizione, Bracco spiega: «La legge il cui scopo è l’abolizione dei doppi vitalizi verrà senza ombra di dubbio impugnata dal Governo e, tra circa un anno, la Consulta ne dichiarerà l’incostituzionalità. […] È vero che ieri sera è stata approvata la norma che prevede il taglio dei doppi vitalizi. Peccato però che il Consiglio regionale dell’Abruzzo sia stato sciolto tre mesi e mezzo fa (il 16 agosto scorso) e che dunque ora si trovi ad agire in regime di prorogatio. Fermo restando il fatto che anche io sia fermamente contrario a ogni forma di vitalizio – evidenzia Bracco – in quanto ogni persona che ha ricoperto cariche elettive deve riscuotere denaro esclusivamente in base ai contributi versati, bisogna però non dimenticarsi mai come l’Italia sia uno Stato di diritto dove a comandare sono solamente le leggi e le sentenze e non invece i desiderata di quella o quell’altra forza politica. Proprio la sentenza numero 81 del 15 maggio 2015 vergata dalla Corte costituzionale sancisce che il Consiglio regionale nella fase attuale del suo scioglimento e di indizione delle elezioni ‘deve comunque astenersi, al fine di assicurare una competizione libera e trasparente, da ogni intervento legislativo che possa essere interpretato come una sorte di ‘captatio benevolentiae’ nei confronti degli elettori’. La citata sentenza – sottolinea Bracco – riguardava proprio il Consiglio regionale dell’Abruzzo che il 28 aprile 2014 aveva approvato la legge regionale numero 25 recante ‘Norme per il riordino degli enti di edilizia residenziale pubblica’. La Consulta, nella seduta del 29 aprile 2015, dichiarò l’illegittimità costituzionale di questa norma. A corollario di quanto affermato, il comma 1 dell’art. 141 del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale recita che ‘in caso di scioglimento anticipato del Consiglio regionale e di scadenza della Legislatura i poteri del Consiglio regionale sono prorogati sino alla proclamazione degli eletti nelle nuove elezioni, limitatamente agli interventi che si rendono dovuti in base agli impegni derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea, a disposizioni costituzionali o legislative statali o che, comunque, presentano il carattere dell’urgenza e necessità’. Abolire i doppi vitalizi e dare una cospicua sforbiciata a quelli già in essere implica il carattere dell’urgenza e necessità? Agli occhi del popolo ma soprattutto della sempre più vicina campagna elettorale per le Regionali 2019 indubbiamente sì. A livello di diritto no. Per questo motivo, se non già a dicembre, entro febbraio prossimo la legge approvata ieri sera in pompa magna sarà impugnata da Palazzo Chigi e fra circa un anno bocciata tout court dalla Corte costituzionale. E a essere stuprata sarà la buona fede dell’uomo della strada, quell’uomo della strada che oggi crede che i doppi vitalizi siano stati aboliti. Tra un anno però la verità, quella cristallina e autentica, verrà fuori e lui – conclude Leandro Bracco – acquisirà contezza del fatto di essere stato meramente utilizzato per calcoli elettorali altrui. Per l’ennesima volta».