Fondi Ue, l’Abruzzo accellera

Tavolo tra Regione e Ministero sui fondi UE, Lolli rassicura: “Nessun rischio di ridarli all’Europa, iter in linea con le scadenze”.
Tavolo tecnico questa mattina in Regione Abruzzo tra il presidente vicario Giovanni Lolli, il capo di gabinetto del Ministro per il Sud, Valeria Capone, il direttore generale dell’Agenzia per la coesione, Antonio Caponetto, e il capo segreteria tecnica del Ministero, Sabrina Sambati. Assente per sopraggiunti impegni istituzionali, il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi.
All’attenzione del Governo, l’iter burocratico per la spesa dei fondi europei assegnati alla Regione. «I dati forniti – ha rassicurato Lolli – dimostrano che non esiste alcun rischio di disimpegno dei fondi dell’Unione Europea. Le risorse destinate all’Abruzzo non verranno trattenute dall’Europa». Pratiche «in linea» sia per quanto riguarda i fondi Fesr che Fsc e Fse. Il settore più complesso, da questo punto di vista, quello delle Politiche sociali.
«Confermo – ha aggiunto il direttore Caponetto – che la Regione ha impresso accelerazione alle pratiche. Prima dell’estate abbiamo rilevato dati un po’ bassi che hanno fatto accendere i riflettori sulla situazione abruzzese, ma negli ultimi due mesi c’è stata un’accelerazione sulla spesa certificata. Sono state illustrate previsioni che sembrano convincenti, ma tutte le strutture devono essere mobilitate sull’obiettivo».
Fondi UE, Febbo: «Lolli se la canta e se la suona».
«Seguendo le orme del predecessore – commenta Mauro Febbo – anche il Presidente facente funzione Giovanni Lolli se la canta e se la suona da solo nascondendo sotto il tappeto il disastro e l’enorme ritardo accumulato da questo Governo regionale sulla spesa dei fondi comunitari. Ormai è noto come, purtroppo, la nostra Regione sia posizionata terzultima nella spesa del Feasr e penultima nella gestione dei fondi Fesr e Fse. Mai l’Abruzzo aveva raggiunto questo pessimo e negativo risultato causando la restituzione all’Europa di consistenti risorse economiche che non sono state impegnate in bandi e avvisi. Infatti l’Abruzzo nel 2019 potrebbe restituire risorse comunitarie non spese per qualcosa come 37 milioni di euro. Infatti Giovanni Lolli sara regolamente smentito, purtroppo, dai dati del report trimestrale al 30 settembre pubblicati e resi noti dai diversi Ministeri che certificavano nuovamente il disastro causato dal duo D’Alfonso- Rivera. Quindi – conclude Febbo – invito il Presidente Lolli a non continuare a sottovalutare il problema con dichiarazioni rassicuranti ma, al contrario, di trovare soluzioni che possono in parte rimediare o almeno arginare la perdita dei fondi comunitari che dovevano essere gestiti diversamente, casomai attraverso un’Autorità di Gestione competente e concreta».