Lo studio della cna

Fisco, L’Aquila città virtuosa

Lo studio della Cna sulla pressione fiscale: a L'Aquila si finisce il 2 agosto di lavorare per le tasse. Ed è tra le migliori.

Con il 58,9% di pressione fiscale e 20.525 euro di reddito disponibile, L’Aquila rientra tra le città virtuose all’interno della graduatoria regionale della Cna.

Per la città dell’Aquila è il 2 agosto il tax free day, ovvero la “festa di liberazione dalle tasse” per le aziende, che prima di quel giorno praticamente lavorano per pagare le tasse. Il dato viene fuori rapportando la pressione fiscale del 58,9% e il reddito disponibile per le aziende, dopo aver pagato tutte le tasse, che è di 20.525 euro. Meglio solo Spoltore, che con la stessa pressione fiscale arriva a un reddito disponibile di poco superiore (20.553 euro).

Fisco, lo studio della Cna.

A certificarne i livelli di pressione fiscale per il sistema delle imprese è lo studio realizzato da Claudio Carpentieri, responsabile dell’area fiscale nazionale della Cna, che ha presentato a Roma l’annuale rapporto “Comune che vai, tassa che trovi”. La complessa ricerca mette a confronto, comune per comune, il peso globale della tassazione (il cosiddetto total tax rate)  applicata a una piccola impresa dai parametri standard, stilando una speciale classifica che fissa per tutti e 137 i comuni censiti la data fatidica di “liberazione” dal fisco: il tax free day appunto, che quest’anno il 14 luglio ha incoronato Gorizia come la città più amica del mondo delle imprese.

Dodici i comuni abruzzesi inseriti nello studio: con i quattro capoluoghi di provincia (Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo) ci sono infatti anche altri otto centri, ovvero i due più grandi per ciascun territorio: Avezzano, Sulmona, Lanciano, Vasto, Montesilvano, Spoltore, Roseto e Giulianova. La classifica che salta fuori tiene conto del complesso carrello della spesa che il Fisco sguinzaglia attraverso i suoi principali strumenti nazionale, regionali e locali: imposta municipale unica (meglio conosciuta come Imu), tributo per i servizi indivisibili (Tasi), imposta regionale sulle attività produttive (Irap), contributo Ivs, imposta sul reddito della persona fisica (Irpef e Iri), addizionale regionale e comunale Irpef. Un paniere di tasse, tributi e balzelli che finisce per decretare in modo oggettivo ed inesorabilmente il peso specifico del Fisco nei 137 comuni italiani censiti, la quota di reddito che resta in tasca all’azienda-campione una volta assolti i doveri fiscali, la data precisa della festa di liberazione dalle tasse per ciascuno di essi, che per la cronaca cade a livello nazionale l’11 agosto, con un peggioramento di un giorno rispetto al 2017. La graduatoria regionale che salta fuori, modulata secondo un ordine di minor pressione fiscale, è questa: migliore performance per Spoltore (tax free day il 2 agosto; percentuale totale di pressione fiscale pari al 58,9%; reddito disponibile pari a 20.553 euro); L’Aquila (2 agosto; 58,9%; 20.525); Teramo (4 agosto; 59,5%; 20.263); Lanciano (5 agosto; 59,8%; 20.090); Avezzano (6 agosto; 60%; 20.012); Vasto (6 agosto; 60%; 20.010); Chieti (10 agosto; 61,1%; 19.432); Giulianova (14 agosto; 62,1%; 18.951); Pescara (15 agosto; 62,4%; 18.797); Montesilvano (21 agosto; 64%; 18.012); Sulmona (24 agosto; 64,8%; 17.597); Roseto  (25 agosto; 65,3%; 17.351).

«Lavorare a Spoltore (o L’Aquila, ndr) piuttosto che a Roseto (ovvero il comune meglio piazzato e quello messo peggio) – spiegano dalla Cna – significa, dal punto di vista del reddito, guadagnare ben 23 giorni e mettersi in tasca 3mila e 200 euro in più. In generale, tutti i comuni della nostra regione hanno perso posizioni rispetto a dodici mesi fa: soprattutto Lanciano (nel 2017 il suo tax free day era l’1 agosto, oggi il 5) e Roseto (dal 22 al 25 agosto).  Ancora, tra 2011 e 2018 la variazione in negativo del reddito disponibile si è verificata in tutti i comuni (vertiginosa a Roseto con -2.139 e Pescara con -1.852 euro; ma altissima anche a Lanciano, con -1.231 euro, Avezzano con -1.012 euro, Chieti con -912, Giulianova con -1.145, Montesilvano con -1.063, Sulmona con -1.528) Con le uniche eccezioni virtuose di Vasto (90 euro in più), ma soprattutto di Teramo con 490 euro».

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