Ambiente

Processionaria delle querce, torna l’infestazione

La processionaria delle querce torna a infestare il territorio aquilano. Evitare il contatto per scongiurare reazioni urticanti.

A distanza di qualche anno torna la processionaria delle querce, disagi per le passeggiate in campagna.

Domenica poco piacevole per gli aquilani che hanno scelto di trascorrere la giornata di festa in campagna. Ospite sgradito la processionaria delle querce. A intervalli più o meno regolari, ogni due o tre anni, si registra una massiccia infestazione di questo insetto, nome scientifico, Thaumetopoea processionea. Dopo una breve pausa, sono tornate nel territorio aquilano, rendendo particolarmente disagevole le passeggiate in campagna, soprattutto dove sono presenti le querce.

Processionaria delle querce, urticante per uomini e animali.

Essendo un pericoloso fitofago della Quercia, questo tipo di processionaria causa molti danni alle foglie delle querce, ma qualche fastidio lo danno anche ad uomini e animali. Sono infatti dotate di peli urticanti che possono scatenare reazioni nell’uomo e negli animali, a contatto con la pelle o con le mucose.

processionaria

Come spiega il sito agraria.org, «il corpo degli adulti, dal torace all’addome, è ricoperto da una fitta peluria di colore grigio-brunastro più intenso. Le larve (circa 30 mm di lunghezza a maturità) sono tipicamente pelose, di colore grigiastro e con una tipica fascia nera segmentata sul dorso. Le larve, di giorno, sono inattive e si riuniscono in grossi nidi sericei costruiti sulla scorza, alla base delle piante o lungo il tronco oppure all’impalcatura delle branche principali; questo nido, formato da foglie, da escrementi, da residui metabolici e da peli urticanti tenuti insieme dai fili sericei, racchiude moltissime larve. […] Il danno è provocato dagli stadi larvali che sono attivi defogliatori; infatti in caso di forti infestazioni essi possono spogliare completamente le piante ospiti, con gravi danni dovuti agli squilibri fisiologici conseguenti e con progressivi indebolimenti delle piante colpite. Inoltre la presenza di questi fitofagi in parchi e giardini, o comunque in luoghi frequentati dall’uomo, è particolarmente pericolosa per i nidi, spesso vicini a terra, che contengono i peli urticanti».

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Insomma, nulla di particolarmente pericoloso per l’uomo, ma certamente un disagio per gli amanti delle passeggiate in campagna che spesso si trovano davanti a ospiti non particolarmente graditi. Ad ogni modo, evitare contatti con pelle e mucose è sempre raccomandato.

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