Post sisma

Tasse da restituire, scatta la diffida

Regione, Comune dell’Aquila e associazioni di categoria firmano una diffida al Governo nazionale per fermare la restituzione delle tasse, dopo il blocco dovuto al terremoto. Pronto anche il ricorso al Tar.

Nella giornata di ieri, il vicepresidente Giovanni Lolli ha incontrato i parlamentari Gaetano Quagliariello, Luigi D’Eramo, Antonio Martino e Stefania Pezzopane, insieme al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e le associazioni di categoria, tutti preoccupati dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale relativa alla nomina di un commissario per il recupero delle tasse sospese a seguito del terremoto del 2009. Un’accelerazione che non è piaciuta né associazioni di categoria né ai rappresentati politici di tutti i livelli, dal Comune al Parlamento.

La diffida contro la restituzione delle tasse: la minaccia di rivalersi sulla filiera autorizzativa e il ricorso al Tar.

Nell’incontro a Palazzo Silone,  i rappresentanti istituzionali dei vari livelli politici hanno prodotto un documento da inviare al Governo per bloccare l’iter di restituzione delle tasse che ha seguito una brusca accelerata dopo la pubblicazione in Gazzetta della nomina del commissario. Nella stessa diffida, la minaccia di rivalersi sulla filiera autorizzativa, nelle sedi opportune.

Inoltre, si procederà con un ricorso al Tar proprio contro la nomina del commissario che dovrebbe avviare la restituzione delle tasse.

La protesta in Parlamento: abruzzesi con il lutto al braccio.

Un’ulteriore forma di pressione è stata ideata durante la riunione di ieri a Palazzo Silone: il 23 marzo, giorno di insediamento dei nuovi eletti in Parlamento, i rappresentanti abruzzesi si presenteranno con il lutto al braccio, in segno di protesta contro la nomina del commissario. La proposta è stata del deputato Antonio Martino:«Fa piacere- ha commentato a margine dell’incontro – l’unità trovata con il territorio e con i miei colleghi parlamentari, queste battaglie non hanno colore politico. Tra le altre iniziative concrete, abbiamo deciso di protestare partecipando con il lutto al braccio alla seduta di esordio del 23 marzo prossimo. A mio avviso, dobbiamo mobilitarci, infatti la scure che si potrebbe abbattere su un territorio già in ginocchio per il tragico terremoto potrebbe essere fatale

D’Eramo: «Va bene la protesta, ma bisogna capire cosa fare».

«Serve capacità di coinvolgimento delle nostre rispettive leadership sul problema – ha sottolineato il deputato della Lega Luigi D’Eramo– perché il tema assuma peso nazionale; la restituzione delle tasse sarebbe il colpo finale al sistema economico dell’Aquila e del cratere. Bisogna combattere con ogni mezzo questa vergognosa azione contro la realtà economica aquilana e visto che buona parte di responsabilità ce l’ha lo Stato italiano che non ha risposto nei termini previsti alle osservazioni della Comunità europea, adesso deve proteggere i suoi cittadini, andandi avanti sennza pretendere le tasse anche a costo che la stessa Europa contesti un’infrazione»

Martino: «La Regione si accolli il debito».

Nell’incontro con la stampa di qualche giorno fa, il neodeputato di Forza Italia, Antonio Martino, aveva anticipato: «Si tratta di un debito di 70milioni, se ne faccia carico la Regione, che ha maggiori capacità di contrattare con l’Europa. Nell’incontro in Regione farò questa proposta».

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