Avezzano

Lfoundry, No alle molestie sul lavoro

No alle molestie sul luogo di lavoro.

Sottoscritto ad Avezzano un Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro dalla Lfoundry, ex Micron, specializzata in microelettronica, seconda fabbrica in Abruzzo in termini di occupazione.

Un no forte e deciso alle molestie e alle violenze sui luoghi di lavoro, un sì altrettanto convinto alla valorizzazione della donna dove si produce e si crea valore.

È il senso dell’Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, sottoscritto dalla Lfoundry di Avezzano.

La seconda fabbrica in Abruzzo in termini di occupazione, grazie ai 1550 dipendenti diretti, 200 indiretti e a un indotto che dà lavoro a 400 persone, ha accolto così l’invito rivolto dal Coordinamento Pari opportunità e Politiche di genere della Uil Abruzzo, dimostrando ancora una volta la sua attenzione ad un tema delicato e importante.

«Lfoundry – si legge nell’accordo – ritiene inaccettabile ogni atto o comportamento che si configuri come molestie o violenza nel luogo di lavoro, e si impegna ad adottare misure adeguate nei confronti di colui o coloro che le hanno poste in essere”. Inoltre, il documento rimarca che l’azienda riconosce “il principio che la dignità degli individui non può essere violata da atti o comportamenti che configurano molestie o violenza e che vanno denunciati i comportamenti molesti o la violenza subite sul luogo di lavoro. Nell’azienda tutti hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza».

Commentano le rappresentanti del Coordinamento Pari opportunità e Politiche di genere della Uil Abruzzo: «Siamo donne impegnate in ruoli da sempre considerati prettamente maschili. Nonostante l’età della globalizzazione, le leggi e la parità di genere abbiano posto le basi per un’uguaglianza tra i sessi. Troppo spesso la condizione delle donne, nel mondo del lavoro, è gravida di pregiudizi e di modi di pensare che la vorrebbero relegare nel solo ruolo di mamma moglie e casalinga. Il documento che firmiamo non è banale: troppo spesso le donne nei luoghi di lavoro si trovano a fare i conti con situazioni di estremo disagio che spesso non riescono a denunciare».

Questo documento dunque «rappresenta il nostro concreto impegno a difesa di tutte quelle donne che lavorano e che vorrebbero riconosciuto il loro ruolo con le stesse opportunità e con le stesse modalità dei colleghi uomini. Non possiamo nel 2018 accettare ancora che questi pregiudizi non tengono conto di quanto la donna nell’ambito lavorativo, sia precisa, organizzata, sappia quali sono le priorità e soprattutto non lasci nulla al caso. Urge un cambio di mentalità. Bisogna abbattere il “Soffitto di Cristallo” che ci sovrasta, quella barriera invisibile che impedisce alle donne di accedere alle posizioni di responsabilità nelle organizzazioni nelle quali lavorano. Noi – concludono – ci impegnano a vigilare per tutte le donne di oggi e soprattutto per le donne di domani affinché non debbano fare i conti con una vecchia mentalità che è tramontata».

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