Verso le elezioni

D’Alfonso, ecco perché mi candido al Senato

“È la Regione Abruzzo ad essersi candidata”: così il presidente della Regione Luciano D’Alfonso lancia la sua candidatura al Senato, in un incontro con la stampa svoltosi stamattina nella sede regionale di Pescara.

“Ho detto due volte di no a fare il parlamentare della Repubblica e ad andare a Roma a consumare i biscotti bagnati di rum”: sottolinea così la sua discesa in campo D’Alfonso, con una delle sue metafore diventate ormai proverbiali.

Nel pieno stile La Regione dice, la Regione fa che ha caratterizzato un’altra campagna elettorale, quella di tre anni fa per il governo dell’Abruzzo, D’Alfonso – affiancato dal delfino Camillo D’Alessandro e dal presidente del consiglio regionale Giovanni Di Pangrazio – sciorina numeri, date, impegni: la ‘dote’ del Governatore nei 43 mesi alla guida della Regione.

Obiettivo: “l’Abruzzo deve tornare al Governo” da dove è assente dal 1992, dai tempi di Remo Gaspari.

In media 650milioni di euro distribuiti a ogni provincia – con quella dell’Aquila però fanalino di coda – la partita del metanodotto Snam da riaprire dopo le elezioni, la questione della tassazione fiscale post sisma imposta in maniera troppo rigida e scorretta alle imprese del terremoto aquilano. E ancora: la sicurezza sismica, le infrastrutture ferroviarie, gli ospedali di prossimità.

Queste alcune delle battaglie che D’Alfonso si impegna e combattere: “Ho già otto questioni da sottoporre al governo per l’Abruzzo: per aiutare l’Abruzzo sono disposto a fare patti col diavolo”.

Clima da pienissima campagna elettorale.

Il governo regionale però, sottolinea il presidente D’Alfonso, non resterà indietro: proseguirà fino alle elezioni l’impegno del presidente D’Alfonso, affiancato da Giovanni Lolli, suo vice che nei piani del Governatore traghetterà fino alle prossime elezioni regionali l’Abruzzo.

Un’offesa all’istituzione regionale ed agli abruzzesi la conferenza stampa svolta da D’Alfonso in una sala della Regione Abruzzo, con personale e attrezzature dell’amministrazione regionale”.

Non tardano ad arrivare le polemiche post conferenza di D’Alfonso. Mauro Febbo(Forza Italia) attacca:

D’Alfonso non pensi di essere un extraterrestre a cui tutto è permesso, perché sarà mia premura sino al 4 marso controllare con quali mezzi e strumenti il Presidente della Regione intende svolgere la sua campagna elettorale per il Senato. Monitoreremo nei minimi dettagli in quale veste intende svolgere il ruolo di candidato poiché non permetteremo e tollereremo una sovrapposizione di ruoli e funzioni. Investirò direttamente il Presidente del Consiglio, che colpevolmente ha già permesso al PD di sospendere fino al 4 marzo le attività consiliari e legislative, tra l’altro anche lui scorrettamente presente alla Conferenza stampa odierna, affinché il D’Alfonso lasci e passi immediatamente tutte le sue funzioni al vice presidente Giovanni lolli prima che si incorra in situazioni illegittime, poco trasparenti ed in palese conflitto d’interesse e, soprattutto, senza imbattersi nel serio rischio di offendere le istituzioni regionali e gli abruzzesi”.  

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