Gran sasso

Incendio Fonte Vetica, 5 verso il processo

Partite le richieste di rinvio a giudizio per i cinque indagati per l’incendio dello scorso 5 agosto a Fonte Vetica.

Si tratta di cinque persone, tutte residenti nella provincia di Pescara: in tre avrebbero dato il via all’incendio per negligenza e imprudenza. Due sono accusati di favoreggiamento.

Gli accusati sono: Riccardo Di Nicola 24 anni di Popoli ma residente a Pietranico; Fabrizio Di Giandomenico, anche lui di Popoli, ma residente ad Alanno; così come Ivan Di Giandomenico di 23 anni. Questi tre accusati di incendio colposo in cooperazione. Accusati solo di favoreggiamento Alessandro Venti 21 anni di Popoli residente a Pietranico e Angelo Palmerini 58 anni di Pietranico.

Le indagini

Le indagini sono state condotte dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale al comando del Ten. Col. Rampini, dall’App. Maurizi e sotto la direzione del Pubblico Ministero Fabio Picuti.

Le indagini partirono dall’individuazione iniziale di un gruppo di 14 campeggiatori: da lì gli inquirenti hanno ricostruito lo svolgimento dei fatti e hanno proceduto a precise contestazioni per ogni componente del gruppo.

Per tre l’accusa è di aver di fatto dato il via all’incendio, accendendo il fuoco e perdendone il controllo per: “negligenza, imprudenza, imperizia”. L’incendio è stato causato da tizzoni ardenti caduti a terra.

Per due, l’accusa è invece di favoreggiamento: avrebbero portato via e abbandonato a Brittoli – quindi decine di km di distanza dal luogo in cui è scoppiato l’incendio – la canalina utilizzata per cuocere la carne, cercando di sviare le indagini.

Gli investigatori, per le complesse indagini, si sono avvalsi anche della collaborazione dell’Università di L’Aquila e delle testimonianze di alcuni soggetti presenti sul luogo dell’evento.

Oltre un milione di euro il danno stimato all’ambiente naturale a all’area protetta.

Fra le aggravanti, quella di aver agito nonostante la previsione dell’evento, considerando quindi elemento significativo le condizioni ambientali che al momento dell’incendio si registravano nell’area di Fonte Vetica.

L’incendio di Fonte Vetica

L’incendio partì dalla località di Fonte Macina il 5 agosto, a margine della 58ª edizione della Rassegna ovini di Campo Imperatore.

Le incredibili condizioni di siccità e il vento consentirono il veloce propagarsi delle fiamme, che in poco tempo bruciarono oltre 300 ettari tutti all’interno del Parco Gran Sasso – Laga, svalicando anche sul versante pescarese di Rigopiano.

L’incendio venne spento dopo due settimane, il 19 agosto, grazie all’utilizzo di canadair, elicotteri militari e squadre a terra.

Gli avvocati hanno già annunciato di non voler presentare al momento memorie difensive, riservandosi di contestare le accuse in sede di Udienza Preliminare.

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