Palazzo Ex GIL torna alla città

14 novembre 2017 | 17:36
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Palazzo Ex GIL torna alla città

Questa mattina il taglio del nastro fatto del Presidente Giuseppe Di Pangrazio affiancato dal Rettore del “Gran Sasso Science Institute (GSSI)”, Eugenio Coccia, dal Sottosegretario all’Istruzione, Vito De Filippo e dall’ex ministro Fabrizio Barca. Ospiti d’onore i premi nobel per la fisica Carlo Rubbia e Barry C. Barish.

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La riapertura dell’edificio storico, nuova sede del Rettorato del GSSI, è stata l’atto finale di una mattinata ricca di eventi, cominciata con l’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Istituto del Gran Sasso all’auditorium del Parco del Castello.

“Questa cerimonia celebra l’eccellenza e la buona prassi della sinergia possibile tra istituzioni e mondo della cultura e delle scienze – ha dichiarato Di Pangrazio – In soli tre anni il Consiglio regionale ha messo in moto e concluso il cantiere del Palazzo ex GIL e oggi lo riconsegna alla Città, mettendo un altro tassello verso la compiuta ricostruzione del Capoluogo di regione: un gesto concreto che candida L’Aquila a tornare una delle più belle città d’Europa. Il Consiglio regionale – sottolinea il Presidente – porta ai massimi livelli la collaborazione con il polo scientifico aquilano, mettendo a regime il triangolo culturale: Laboratori del Gran Sasso – GSSI – Università dell’Aquila”.

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Durante la conferenza stampa tenutasi a margine dell’inaugurazione della struttura, sono intervenuti tra gli altri il Rettore dell’Università dell’Aquila, Paola Inverardi, il Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Ferdinando Perroni e il Sindaco Pierluigi Biondi. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, inoltre, i membri dell’Ufficio di Presidenza Paolo Gatti, Lucrezio Paolini, Giorgio D’Ignazio, Alessio Monaco e il Presidente della Commissione territorio, Pierpaolo Pietrucci. Il Palazzo ex GIL si eleva su due piani affacciati sulla Villa comunale dell’Aquila ed è stato dotato delle più moderne tecnologie in campo energetico e antisismico. In particolare, sarà attivo a breve un generatore elettrico alimentato da energia geotermica estratta dal sottosuolo. L’opera di restauro ha consentito, inoltre, di recuperare l’originale pavimento marmoreo all’interno delle sale principali della struttura e anche gli infissi delle porte interne, decorati con capitelli lignei, sono stati riportati alla bellezza autentica.

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