Ci riguarda, fotografi per il Centro Italia

Il progetto, online su www.lostatodellecose.com, fino ad ora ha già raccolto a sé oltre 70 fotografi.
Oltre 10mila immagini quelle materialmente già online in più di 200 reportage – l’osservatorio è online dal 21 aprile 2017 – a rendere possibile la realizzazione della più grande campagna fotografica sociale realizzata negli ultimi anni in Italia è stata l’adesione al progetto di alcuni fra i significativi protagonisti del fotogiornalismo e della fotografia documentaria in Italia.
Ideato e curato dal giornalista Antonio Di Giacomo, lo “Stato delle cose” è promosso e realizzato dall’associazione culturale senza fini di lucro “La camera del Tempo” con il patrocinio del Comune dell’Aquila e con la collaborazione dell’associazione culturale Territori, del Dipartimento di Scienze Umane e del Laboratorio di cartografia dell’Università degli studi dell’Aquila, dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, del Segretariato regionale per l’Abruzzo del Ministero per i Beni culturali. Media partner è la rivista di fotografia “EyesOpen! Magazine”. A sostenere il progetto, rendendo possibile la realizzazione del sito web, l’impresa di comunicazione Carucci e Chiurazzi (per il concept e design) e Shiftzero (development e digital marketing).
La open call “Ci riguarda” è supportata dalla collaborazione, nata a maggio 2017, con il Perugia Social Photo Fest che condivide le finalità sociali e documentarie del progetto.
“Abbiamo scelto di chiamare “Ci riguarda” questa prima call – spiegano gli organizzatori – perché nel cuore fragile del Paese, nell’entroterra del Centro Italia e in quattro regioni, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, 140 sono i comuni inseriti nel cratere del terremoto”.
Un disastro dalle proporzioni incredibilmente estese e rispetto al quale la ricostruzione sembra un’utopia, con il 90 per cento delle macerie ancora per strada e le casette che restano un miraggio, mentre le migliaia di sfollati sulla costa vengono spostati come pacchi per fare posto ai turisti. Ecco perché la sorte di Amatrice, Norcia, Accumoli, Visso, Camerino, Arquata del Tronto, Campotosto e delle altre decine di paesi del più esteso cratere sismico nella storia del nostro Paese ci riguarda in quanto cittadini italiani, prim’ancora che fotografi. E’ una testimonianza di cittadinanza, allora, quella che si vuole dare attraverso questa campagna fotografica e dunque l’osservatorio del progetto “Lo Stato delle cose. Geografie e storie del doposisma” perché non si dimentichi la sorte e la ricostruzione indispensabile del Centro Italia.
L’obiettivo della call è raccogliere l’adesione dei fotografi e filmaker italiani per continuare un’opera di documentazione nel Centro Italia e giungere nel corso del tempo a una mappatura integrale dei luoghi colpiti dal terremoto. Questa prima chiamata pubblica sarà aperta dal 20 luglio al 15 ottobre 2017, al fine di poter documentare da subito, e nel corso del 2017, la situazione nei centri feriti dal terremoto.
Per poter rispondere alla call è necessario indirizzare una mail all’indirizzo osservatoriolostatodellecose@gmail.com, avendo cura di indicare le proprie generalità e informazioni di contatto (telefono, sito web, eccetera). Coerentemente con lo spirito non profit del progetto, la propria adesione è da considerarsi come volontaria, così come le spese di trasferimento e di soggiorno saranno a proprio carico.