Gran sasso acqua

Di Benedetto lascia la Gran Sasso Acqua

Dopo 11 anni Americo Di Benedetto lascia la presidenza della Gran Sasso Acqua. Lo annuncia con un post su Facebook il presidente dimissionario, 24 ore prima dell’insediamento ufficiale del primo Consiglio comunale targato Biondi.

Oggi ho lasciato la Gran Sasso Acqua. Porto con me ricordi colmi di sofferenze ma anche, e soprattutto, di grandi soddisfazioni. Sono stati anni importanti della mia vita, non li dimenticherò mai. Un abbraccio sincero a tutti i dipendenti, a tutti i Sindaci che, unanimemente, hanno voluto che io ne fossi il presidente per undici anni e a tutte le persone che si sono impegnate con me nell’amministrazione e che mi hanno voluto bene. La Gran Sasso Acqua è un’azienda straordinaria. È un patrimonio della nostra città e delle municipalità del comprensorio. Va difesa e protetta. Io lo farò. Sempre e per sempre. Domani inizia una nuova esperienza. Farò il consigliere comunale della nostra città. Spero di esserne all’altezza.
L’Aquila ne ha bisogno“.

[Tre pretendenti per la GSA]

E’ decorso il termine ultimo della permanenza in carica dell’assemblea (36 soci), del consiglio d’amministrazione (3 componenti), e del collegio sindacale (3 effettivi, più due supplenti), così il 3 luglio 2017, con protocollo 2637, la Gran Sasso ha pubblicato l’avviso per la presentazione delle candidature per il rinnovo delle cariche sociali.

Il 17 e 18 luglio prossimi – in prima ed eventuale seconda convocazione – l’assemblea dei soci sarà chiamata a rinnovare il Cda della Gran Sasso Acqua; le indicazioni verranno dal Comune dell’Aquila che pesa il 46,15%, con i restanti Comuni che, in percentuale alle utenze, si suddividono il restante 53,75%. D’altra parte, la Gran Sasso Acqua spa è l’unica partecipata che – per il particolare ruolo svolto – mantiene il Consiglio d’Amministrazione; infatti, si tratta di una società totalitaria pubblica che gestisce il Servizio Idrico Integrato nella maggioranza dei trentasei comuni soci (Acciano, Barisciano, Cagnano Amiterno, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Collepietro, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, L’Aquila, Lucoli, Montereale, Navelli, Ocre, Ofena, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D’Ansidonia, Rocca Di Mezzo, San Benedetto in Perillis, San Demetrio Nè Vestini, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant’Angelo, Villa Santa Lucia). A questi vanno aggiunti i sei comuni della Valle Subequana (Molina Aterno, Castelvecchio Subequo, Castel di Ieri, Goriano Sicoli, Secinaro e Gagliano Aterno) che – per una confusione generatasi quando ancora c’erano tre ATO nella Provincia dell’Aquila – votano per il rinnovo del consiglio d’amministrazione della GSA pur essendo gestiti da Saca, il corrispettivo di GSA per il territorio che afferisce all’area di Sulmona.

“Ho ritenuto giusto dare oggi le dimissioni per entrare in consiglio comunale, domani, con le mani libere e senza alcun vincolo.” Così Americo Di Benedetto, raggiunto telefonicamente da Il Capoluogo.

“Si apre un nuovo capitolo” dice: “sono giorni di grandi riunioni e incontri”. Sul suo successore, ovviamente, non si sbilancia: “Vediamo come andrà martedì”.

Lo  scorso giugno 2016 il presidente ed il Cda erano stati prorogati per un anno anche se le voci di corridoio a Palazzo Fibbioni individuavano 3 candidati successori

«Salvatore Santangelo, vice presidente della GSA, intellettuale di destra ma benvoluto da Cialente – scriveva il Capoluogo il 1 giugni 2016 -;
Emilio Nusca, ex sindaco di Rocca di Mezzo e coordinatore dei sindaci del Cratere, che a differenza dell’attuale Presidente non sarebbe incompatibile, poiché proveniente da un comune con meno di 15.000 abitanti;
Pierluigi Biondi, ex sindaco di Villa Sant’Angelo già in lizza con Di Benedetto nell’ultimo rinnovo del suo mandato, che incontrerebbe il favore di tutti i sindaci di centro destra.

[GSA, l’estate in vacatio di Americo Di Benedetto]

in aggiornamento

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