di Roberta Galeotti
Sono molti gli argomenti di attualità frutto della catastrofica riforma delle Province voluta dal Ministro Delrio nel 2014, dalla SS86 del Gran Sasso abbandonata sotto tonnellate di pini trascinate dalle slavine, alla famigerata turbina rotta di Rigopiano che la provincia di Pescara non ha potuto riparare non disponendo di 22mila euro.
Ne abbiamo parlato nelle Pausa Caffè di oggi con il vice Direttore del Capoluogo, Fulgo Graziosi, funzionario responsabile della Provincia di L’Aquila per 44 anni.
Insignito del Guerriero di Capestrano, proprio per la sua onorata carriera nell’ente, Graziosi ha sintetizzato la disfatta della Riforma sia negli effetti, che nella proiezione.
«Con la bocciatura della Riforma della Costituzione nel Referendum, infatti, gli italiani hanno di fatto bocciato anche la riforma delle Province. Si profila, così, un groviglio amministrativo – ha spiegato, tra le altre cose, Fulgo Graziosi nella Pausa Caffè – dovuto all’assenza di personale, che intanto si è spostato negli altri enti, fondi, funzioni e mezzi».
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