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Paolo e Matteo campioni Special fotogallery

di Roberta Galeotti

Tornano oggi a L’Aquila Paolo Aquilio e Matteo Gioia, i due ragazzi aquilani che hanno partecipato ai Mondiali Invernali di Special Olympics.

‘Unified Generation‘ era il titolo del Global Youth Leadership Summit, i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, in programma in Austria dal 14 al 25 marzo. Hanno partecipato oltre 2700 atleti con e senza disabilità intellettiva, provenienti da 107 Nazioni, 3.000 volontari, 1.100 coach, circa 20.000 spettatori in loco e milioni attraverso i canali televisivi di tutto il mondo.

Paolo e Matteo

Un evento internazionale che ha acceso i riflettori sulle politiche attuate nel mondo per l’inclusione delle persone con disabilità intellettiva nella società, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica ed abbattere ogni pregiudizio e forma di emarginazione. Ai Giochi Mondiali Invernali in Austria, l’Italia è stata rappresentata da un delegazione di 48 persone, di cui 34 atleti che hanno gareggiato nelle discipline dello sci alpino, sci nordico, snowboard e corsa con le racchette da neve.

Paolo e Matteo

I mondiali invernali sono stati anche l’occasione delle tante delegazioni per presentare dei progetti di inclusione. La delegazione aquilana, composta da Matteo Gioia e da Paolo Aquilio, ha presentato il progetto di Special Olympics L’Aquila dal titolo Mission Possible. L’inclusione per Paolo e Matteo sarà visitare le 10 città più grandi d’Abruzzo, incontrando sindaci e dirigenti scolastici per portare la loro esperienza di sport unificato. Atleti con e senza disabilità che giocano insieme.

Paolo e Matteo

Paolo Aquilio è un ragazzo aquilano di 19 anni, affetto da Sindrome di Down. Paolo fa parte della squadra di basket di Special Olympics allenata da Matteo. Nell’esperienza aquilana i ragazzi affetti da deficit intellettivi giocano con dei partner normo dotati, dei giovani volontari mossi dalla gioia di vivere e di condividere. La squadra è molto affiatata e affronta gare e tornei, viaggiando nel centro Italia. Per tutti i ragazzi l’esperienza unificata è di grande stimolo, sia sportivo che di crescita personale.

Il progetto è stato presentato da Paolo e Matteo «in un tavolo internazionale cui hanno collaborato altre delegazioni – ha spiegato Matteo Gioia, direttore tecnico regionale di Special Olympics, raggiunto telefonicamente in Austria dal Capoluogo -. L’Obiettivo dei tavoli era di istruire i giovani ad essere Youth Leader per guidare le nuove generazioni al cambiamento, affinché la nuova società che stiamo crescendo e formando, sia veramente inclusiva». Matteo Gioia è un giovane studente universitario aquilano, che ha iniziato la sua esperienza in Special Olympics come partner, diventando allenatore della squadra di Basket e poi coordinatore regionale. Il progetto Mission Possible è piaciuto talmente tanto che Matteo e Paolo hanno formato altri studenti ed altre delegazioni.

Paolo e Matteo

Matteo e Paolo sono partiti giovedì 16 marzo salutati da una scultura di ghiaccio ed hanno partecipato alla cerimonia di apertura dei Mondiali Invernali. Essendo un meeting mondiale con delegazioni di paesi molto lontani dall’Europa, come Stati Uniti, India e Filippine, tutte le sessioni sono state in inglese, «Paolo ha partecipato attivamente a tutti i lavori – ci ha raccontato Matteo Gioia, allenatore tra l’altro della squadra di Basket di Special Olympics L’Aquila, -. Non si è fatto intimidire dal problema della lingua, è stato comunicativo ed ha imparato molto».

Paolo e Matteo

«Per troppo tempo le persone con disabilità intellettive sono state discriminate ed emarginate – ha concluso Guido Grecchi, presidente regionale Special Olympics -. Tutti abbiamo il potere di cambiare le cose. Tutto quello che serve è uscire e giocare insieme».

Matteo e Paolo arriveranno questa sera alle 19:30 al piazzale di Verde Aqua, dove saranno accolti da una folta delegazione per una grande festa.

Paolo e Matteo
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