Riqualificazione

Banca d’Italia: la rinascita fa i conti con lo spopolamento

di Francesca Marchi e Andrea Giallonardo

Una nuova rinascita per il Quartiere Banca D’Italia che ha segnato la storia e l’identità della città.
Nasce ad hoc un concorso di idee per il rilancio del Quartiere 2.0 con un obiettivo preciso: attrarre nuovi utenti, giovani studenti, lavoratori e giovani coppie, che sempre di più scelgono l’affitto.
Così la Sidief, la società immobiliare che gestisce in locazione circa 9.000 unità immobiliari di proprietà in tutta Italia e alla quale è stato conferito anche il Quartiere Banca d’Italia, intende intervenire per riqualificare tutto il complesso abitativo*.

La società lo fa coinvolgendo la cittadinanza e passando per l’Università per lasciare una impronta interdisciplinare che dia vita a progetti non solo tecnici, ma anche dedicati ai servizi.

“Quando abbiamo ricevuto questo patrimonio di 300 case” – spiegano il presidente della società Mario Breglia e il consigliere e direttore generale Carola Giuseppetti – “siamo rimasti colpiti dall’utilizzo costante degli spazi verdi. E’ anche e soprattutto da lì che dobbiamo partire e focalizzare l’attenzione. Strade e palazzi ben tenuti, aree verdi illuminate: tutto a misura famiglia”.
“Questo posto – ha detto il presidente Breglia – rappresenta un valore per la nostra società. Un luogo che, grazie anche al particolare rapporto con la città, pensiamo sia importante possa rimanere attivo e abitato”.

*GLI INTERVENTI: Si parte dalla dismissione di due palazzine in Via Giovanni XXIII, totalmente da ristrutturare dopo il sisma del 2009, e con la riqualificazione degli immobili locati. Efficientamento energetico con centrali termiche di ultima generazione, interventi sugli spazi comuni e riqualificazione delle strade.

IL CONCORSO:
Le idee progettuali dovranno avere carattere innovativo e potranno spaziare da proposte per una nuova immagine del quartiere basata su tecnologie smart ed ecocompatibili.
Il bando sarà pubblicato a partire dal 14 marzo sul sito dell’Università degli Studi dell’Aquila. I tre progetti vincitori saranno identificati entro settembre 2017.
La giuria sarà composta da rappresentati dell’Università, della Sidief e della Banca d’Italia.
Il miglior progetto sarà sostenuto da una borsa di studio del valore di 5 mila euro. Inoltre la Sidief offrirà al vincitore una casa nel quartiere, in comodato d’uso gratuito per un anno.
Il secondo e il terzo premio saranno rispettivamente di 3 mila e 2 mila euro.

COME E’ IL QUARTIERE BANCA D’ITALIA OGGI?
Il complesso residenziale, situato all’interno delle mura antiche, fu edificato dalla Banca d’Italia negli anni Quaranta del secolo scorso.
Si affaccia su Via XX Settembre e su Via Roma, amato per la sua vicinanza al centro della città ha visto crescere generazioni di aquilani. Nella realtà post sisma le cose sono cambiate tanto che la domanda abitativa ha avuto un notevole calo.
La buona qualità edilizia, unita alla tempestività degli interventi di recupero, ha fatto sì che 164 alloggi sui 251 di proprietà siano attualmente agibili.
Si estende su una superficie di circa 28mila metri quadri. Le sue aree libere hanno una superficie di circa 20mila metri quadri, di cui 8mila metri quadri sistemati a strade e parcheggi privati (duecento posti auto circa) e 12mila metri quadri a giardini.
I residenti si distribuiscono su Via dei Peligni, Via dei Marrucini e Via dei Vestini. “Non tutti i palazzi sono al completo” – racconta un residente – “nel mio mancano all’appello alcune famiglie che dopo il 2009 non hanno fatto rientro”.
Molti anziani hanno lasciato le loro abitazioni per via della “mancanza di ascensori: le scale che si distribuiscono su quattro piani diventano tante a una certa età”.