Cialente e la cantata di natale

Noi con Salvini: ‘deliri di un uomo rimasto solo’

Massimo Cialente è “un uomo rimasto solo, che il PD sta accompagnando alla porta e che tenta di tappare la bocca alla stampa aquilana”. La cantata di Natale? Altro che bufala: siamo in grado di dimostrare, con un documento, che è stato un tentativo messo in atto ai primi di novembre.

La risposta degli esponenti aquilani di Noi con Salvini Luigi D’Eramo, Daniele Ferella ed Emanuele Imprudente agli attacchi a mezzo social network del sindaco Massimo Cialente non si è fatta attendere. In un comunicato stampa al vetriolo, i tre politici aquilani esprimono solidarietà ai giornalisti attaccati da Cialente, in particolar modo alla nostra testata, il Capoluogo, e alla sua direttrice Roberta Galeotti.

La nota completa

Il Sindaco uscente dell’ Aquila, campione di bufale che hanno fatto la storia della sua amministrazione e del suo PD (Dimissioni, gestione del progetto CASE, aeroporto, ricostruzione delle frazioni, sicurezza e telecamere, occupazione, etc), accusa il movimento politico Noi con Salvini di aver diffuso una notizia falsa in riferimento alla possibile cancellazione della cantata di Natale alla scuola dell’infanzia sita all’interno del complesso scolastico De Amicis.
Ora, non solo siamo nelle condizioni di dimostrare, attraverso un documento, che quanto da noi denunciato era stato un tentativo messo in atto nei primi giorni di novembre e confermato da tanti genitori coraggiosi, ma la vera notizia odierna è l’appello implicito che il Sindaco, più bugiardo d’Abruzzo, ha rivolto dalla sua pagina di Facebook ai giornalisti, che tradotto significa : non pubblicate comunicati stampa di Noi con Salvini.
In perfetto stile sovietico che lo contraddistingue, il Sindaco uscente vorrebbe che la stampa aquilana tappasse la bocca al maggior partito dell’opposizione.
È il delirio di un uomo rimasto solo e che il suo stesso partito sta accompagnando, senza neanche troppi complimenti, alla porta.
Se difendere le tradizioni della nostra cultura, della nostra identità, se battersi per i diritti degli aquilani e tentare con tutte le forze di impedire un’invasione di clandestini nel Capoluogo di Regione, fatto già in atto da mesi con la complicità di Cialente e del duo Renzi – Alfano, vuol dire essere populisti, allora ci definiamo con convinzione come tali.
Esprimiamo solidarietà a tutti i giornalisti accusati dal sindaco di non saper fare bene il proprio lavoro, in particolare a Roberta Galeotti de Il Capoluogo, invitandoli a continuare nella loro opera di informazione libera, indipendente e senza padroni.

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