Impegno

Wania Della Vigna: dai processi post sisma alle lotte per le donne

Dai processi per i crolli nel terremoto dell’Aquila all’impegno contro le discriminazioni, il mobbing e le disparità di genere. Wania Della Vigna è la nuova consigliera di Parità della Provincia di Teramo: dopo una procedura selettiva cui hanno partecipato dieci candidate è stata designata lei e, quale supplente, Monica Brandiferri, attuale presidente della Commissione pari opportunità. Il decreto di nomina spetta al Ministero del lavoro cui viene trasmessa la designazione.

Wania Della Vigna, originaria di Arsita, è un avvocato penalista nota, fra le altre cose, per il suo impegno in due processi simbolo del terremoto del 6 aprile 2009: la Casa dello Studente e la Commissione Grandi Rischi.

Anni fa insegnava in una scuola vicino casa sua, un lavoro a tempo indeterminato che ha lasciato per intraprendere la professione forense: sempre dalla parte dei più deboli e dei più giovani. All’interno del nuovo incarico porterà questo sguardo. E quando si parla di donne gli obiettivi da perseguire sono molti. “Le discriminazioni sul lavoro, gli episodi di stalking, il mobbing. Per non parlare della violenza in tutte le sue declinazioni- afferma – che va combattuta soprattutto con la costituzione di parte civile. E’ lì che può intervenire la consigliera di Parità, affiancando la donna nel percorso giudiziario, che è sempre difficile, lungo e doloroso”.

Fondamentale, per Della Vigna, è fare rete con tutto ciò che esiste sul territorio. “I centri antiviolenza, i consultori, le amministrazioni comunali con un referente interno. Sui luoghi di lavoro va consolidato il rapporto con i sindacati per monitorare le situazioni di criticità e intervenire in fase processuale affiancando il giudice del lavoro”. Ma l’obiettivo a cui tiene maggiormente è l’educazione, è la costruzione di una sensibilità nuova rispetto alla identità di genere e alla differenza di genere. “E’ lì che bisogna impegnarsi e lavorare tanto. Il genere è un costrutto sociale che può e deve essere modificato. E il terreno da battere è rappresentato dalla scuola“.

Se le si chiede quale è il filo rosso che tiene insieme questo nuovo incarico e le sue esperienze professionali legate al terremoto risponde che è “l’attenzione ai più deboli, agli indifesi, a chi ha diritto ad avere giustizia“.