Lavoro

Baratro call center: 260 i posti in fumo

E’ un’estate rovente per il lavoro all’Aquila, in particolare per un settore, quello dei call center, che prima e soprattutto dopo il terremoto ha tenuto a galla centinaia di famiglie aquilane.

Ai 234 dipendenti in esubero di Globe Network si aggiungono infatti i 26 di E-Care, il call center di Monticchio che gestisce le pratiche Vodafone che nelle scorse ore ha definitivamente aperto la procedura di licenziamento collettivo per 211 lavoratori su tutto il territorio nazionale.

Sono andate avanti per mesi le trattative fra l’azienda e le istituzioni, con un tavolo romano al quale si è seduto Giovanni Lolli, front man della Regione nelle vicende lavorative: nell’aprile scorso si era lasciato andare ad un cauto ottimismo (E-Care, continuano le trattative).

Ma E-Care naviga, è il caso di dirlo, in cattive acque: dal 2014 al 2016 l Azienda ha registrato una perdita dei ricavi di circa 10mln di euro. L’unico azionista, Olisistem ITQ Consulting spa, è intervenuto lo scorso maggio per ripianare le perdite: “L’azienda ci ha comunicato che un lteriore aumento di capitale è stato già deliberato al fine di garantire la continuità aziendale; la deduzione logica i porta a pensare che se non fosse intervenuto Olisistem spa l’azienda Ecare avrebbe fallito” dice la Uilcom in un comunicato.

A L’Aquila sono 26 gli esuberi dichiarati da E-care, di cui 24 nell’area operativa e 2 nell’area staff: “come dichiarato da Ecare su tutti i tavoli romani, gli accordi sindacali fatti nella sede aquilana, tipo quello dei Rol e Ef, non ha portato nessun beneficio per la rimessa in bonus dei conti aziendali. Ora si apriranno i tavoli nazionali e successivamente quelli ministeriali”

La notizia arriva nei giorni, anche questi caldissimi, degli oltre 200 esuberi nell’altro grande call center cittadino, Globe Network, che gestisce le commesse di un altro big della telefonia, H3G: è proprio perché H3G avrebbe fatto un passo indietro, togliendo la commessa alla struttura aquilana, che si è arrivati prima alle ferie forzate dei lavoratori, fino al 18 luglio, e poi agli eventuali licenziamenti.

La Globe Network, peraltro, ha presentato ricorso avverso al ritiro della commessa da parte della multinazionale della telefonia: il ricorso verrà discusso il prossimo 13 luglio presso il Tribunale di Milano.

I lavoratori non si danno per vinti, nè nella vita reale, nè sul web.
Sono centinaia i selfie della campagna #savecallcenteraq: decine i cittadini, le associazioni, le personalità politiche che stanno postando sui loro profili facebook e sull’omonima pagina le loro foto a sostegno di questa importante battaglia.

Ma il numero degli esuberi in questo settore cresce vorticosamente e non è detto, purtroppo, che non sia destinato a salire ulteriormente.

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