Chi resta in citta'

Esplode l’estate degli aquilani

La fuga del venerdì sera verso la costa non è per tutti. Molti aquilani preferiscono restare in una città un po’ più deserta e meno caotica. Per chi non rinuncia alla tintarella c’è Villa Le Marine tra i luoghi più gettonati. Immersa nel verde, a Cansatessa, è stata ribattezzata dagli appassionati “la piscina più bella dell’Aquila”. Aperta tutti i giorni si riempie di aquilani che non hanno voglia di fuggire al mare, soprattutto negli affollati weekend. Colazione, pranzo, merenda e presto aperitivo a bordo piscina. Anche le altre due piscine aquilane offrono la zona solarium: Comunale e Verdeacqua. Basta fare qualche chilometro in più invece, direzione Rieti, arrivare a Borgo San Pietro per immergersi in un’altra oasi del relax: Momimò, una elegante piscina sul Lago del Salto che fa da incantevole cornice.
Sarà la crisi o l’abitudine che prende piede per molte famiglie a fare vacanze più brevi e orientare la preferenza sul “mare in città”.
Dal solarium per la tintarella, alle sdraio e ombrelloni, alle attività in acqua, massaggi, fitness , spazio verde e zona pic nic, c’è proprio tutto.
Un’altra oasi, questa a costo zero, è il Lago Sinizzo a San Demetrio ne’ Vestini. E poi c’è l’immancabile appuntamento a Fonte Vetica per le scampagnate ai piedi del Gran Sasso dove vino, arrosticini e buona compagnia sono gli ingredienti adatti per  una giornata spensierata in mezzo alla natura incontaminata.

L’Aquila è anche movida notturna in centro storico, dove i vecchi e i nuovi locali affollano Via Garibaldi e non solo. E’ ripartito in grande stile il Circolo Tennis che su Viale Ovidio offre serate affollatissime. Si balla all’aperto e il divertimento è garantito. Non mancano le passeggiate in lungo e in largo per la città in onore del vecchio ‘struscio’. Molti si ritrovano sotto i portici di San Bernardino, altri a piazza Chiarino. Oltre ai residenti non mancano i turisti che passeggiano con lo sguardo attento sui palazzi ricostruiti e sulle attività che hanno riaperto in centro. Questa è L’Aquila a 7 anni dal sisma. (framar)