Ricostruzione

Ater, i fondi non vengono assegnati

«In merito ad un articolo di stampa dove si evidenzia “l’inerzia dell’ATER sulla ricostruzione” – scrive in un comunicato stampa il direttore generale dell’ATER, Venanzio Gizzi, – mi corre l’obbligo di chiarire, una volta per tutte, la situazione sul lavoro portato avanti, fino ad oggi, dall’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale pubblica dell’Aquila e dalla propria Amministrazione.

Affermiamo, innanzitutto, che, se è vero che possono essere finanziati i progetti pronti e cantierabili e, se è altrettanto vero che le somme necessarie per gli interventi sono disponibili, non riusciamo a comprendere perché non vengano assegnati all’ATER i fondi per procedere con gli appalti di ricostruzione per i propri immobili danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009.

L’Azienda, che mi onoro di dirigere, ha presentato istanze e programmi a tutti i livelli decisionali affinché potesse procedere con il proprio lavoro istituzionale, ma nessun riscontro positivo si è avuto ad oggi.

Non esistono più margini di tempo per attendere ulteriormente poiché non è possibile non riscontrare le esigenze di particolari categorie sociali, che hanno diritto a rientrare nei propri alloggi, regolati da norme stabilite dalla legislazione sull’edilizia residenziale pubblica.

Porto all’attenzione della pubblica opinione che l’ATER relativamente ai programmi riguardanti gli alloggi classificati con esito A, B e C, senza alcun aumento di risorse umane, praticamente con l’assetto attuale (di cui si necessita da parte della Regione l’autorizzazione a riportarlo a livelli necessari per i propri scopi: l’attuale dotazione organica è pari al 50% rispetto a quella approvata) ha proceduto dal gennaio 2010 all’inizio del 2015 ad eseguire n. 103 appalti per un totale di euro 24.994.986,67, con un solo ricorso per altro vinto dall’Azienda, facendo rientrare nei propri alloggi tutti gli assegnatari originari.

Quanto sopra può essere ripetuto per gli alloggi classificati con esito “E”, se finanziati dagli Organi competenti e, quindi, a dimostrazione che nessuna inerzia in merito ha manifestato l’azienda medesima.

Relativamente alla recente programmazione dove sono stati stanziati € 27.263.695,79 di questi solo € 5.500.000,00 sono stati attribuiti.

L’ATER ha già ultimato la fase di appalto relativa agli edifici 72-73 e 530 (Via S.Sisto 19 e 21 e Via F.P. Tosti, 45) ultimando gli impegni assegnati.

Il Provveditorato sta procedendo per l’edificio n. 1113 Piazza Dorotea,1.

Per gli altri interventi di cui all’elenco allegato si è in attesa dell’attribuzione delle risorse, ad oggi inspiegabilmente non assegnate e richieste con numerose note.

Relativamente a Via Amiternum la situazione è indicata nella tabella allegata, i progetti sono tutti validati e la opere da eseguire sono di competenza del Provveditorato alle OO.PP.

Invitiamo quest’ultimo, vista la sensibilità e l’attenzione del Provveditore, anche per le responsabilità assunte in merito, a sollecitare e richiedere i fondi per appaltare i lavori e rispondere così a quanto richiesto in questi giorni dagli assegnatari che abitano l’importante via della città.

A completamento dell’informazione alleghiamo l’elenco di fabbisogno residuo dell’Ater per il 2016 che ammonta ad €. 14.532.284,19, unito a quello per il Provveditorato alle Opere Pubbliche che ammonta ad €. 34.552.284,48 con gli elenchi dei fabbricati interessati.

Il tutto per complessivi €. 49.084.568,67. Infine per la trasparenza che contraddistingue le attività di un Ente Pubblico – conclude l’architetto Gizzi -, si trasmette l’elenco degli interventi conclusi, in corso di esecuzione, in appalto con esito A, B, C, E già pubblicato sul sito dell’ATER.

Spero di aver contribuito per giusti chiarimenti al fine di evitare equivoci e spero altresì che le Autorità preposte possano attribuire i fondi così come evidenziato, sollevando l’Azienda da ogni responsabilità in merito».