Si respirava un’atmosfera magica a maggio dello scorso anno a L’Aquila. La città si preparava a un evento senza precedenti: l’Adunata Nazionale degli Alpini, tanto attesa in questa regione. 350 mila persone, divenute 700 mila nei giorni clou, hanno animato la città per tre giornate impresse nella mente degli aquilani che, puntuali, in questi giorni ricordano quei momenti. La nostalgia dell’Adunata si fa sentire e si manifesta soprattutto sui social con la condivisione di foto ricordo. L’arrivo delle penne nere, i camper sparsi dovunque in città, le cerimonie ufficiali, le goliardate dal pomeriggio a tarda sera, la sfilata conclusiva, questo e molto altro è rimasto tutto nel cuore degli aquilani. L’entusiasmo è stato incontenibile tanto da rompere gli schemi ordinari. L’Adunata è anche questo: non esistono divieti di sosta, non esistono sensi unici, si viaggia su mezzi improvvisati, si passeggia dovunque e in massa anche su Viale della Croce Rossa, i locali aperti no stop, il centro storico troppo stretto per contenere tutti. L’Adunata ha regalato a L’Aquila la gioia di una città vissuta.