Riduzione rischio sismico

A Tatiana Ioppolo la terza edizione del Premio AVUS 6 aprile 2009

Prende la strada che porta verso Rieti la terza edizione del Premio “AVUS 6 aprile 2009”, riservato alla migliore tesi di laurea italiana in materia di riduzione del rischio sismico: infatti, l’Associazione Vittime Universitarie del Sisma ed il Consiglio Nazionale dei Geologi (primi fautori dell’iniziativa) hanno conferito il riconoscimento a Tatiana Ioppolo, studentessa originaria proprio della città sabina.

Iscritta presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Roma Tre, Ioppolo ha concluso il suo percorso con un lavoro centrato sulle “Relazioni empiriche tra i parametri strumentali del moto del suolo e l’intensità MCS dei terremoti di magnitudo moderata in Pianura Padana del 2012”.

AVUS - RIDUZIONE RISCHIO SISMICO

“La tesi – spiega Ioppolo – affonda le radici nel mio vissuto personale ed umano, ancor prima che in quello accademico: ho, infatti, alle spalle anni di volontariato in Protezione Civile e, nel 2002, mi recai in prima persona in Molise per dare aiuto alla popolazione colpita dal sisma”.

“In concreto – continua la studentessa – l’elaborato, muovendo dall’analisi dei questionari presenti sul sito www.haisentitoilterremoto.it,  si propone di creare mappe relative all’intensità sismica le quali possano esssere di aiuto nei processi di microzonazione del territorio”.

AVUS - RIDUZIONE RISCHIO SISMICO

La cerimonia di premiazione, svolta nella cornice dell’Auditorium del Parco del Castello, è stato il passo finale di una intensa giornata all’insegna di due concetti fondamentali: “memoria” e “prevenzione”.

Ambiti sintetizzati in maniera perfetta nelle parole di Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi: “Quest’anno siamo voluti tornare a L’Aquila con il Premio AVUS [l’anno scorso la cerimonia si svolse a Roma in Campidoglio, ndr] perché il Capoluogo d’Abruzzo, per noi geologi, è una città simbolo e la parola d’ordine è ‘ricordare’ ”.

“Ricordare – continua – non solo le 309 vittime del sisma di sette anni fa, ma anche e soprattutto il fatto che nell’ambito della prevenzione sismica abbiamo ancora tantissima strada da fare”.

AVUS - RIDUZIONE RISCHIO SISMICO

Provvedimento importante, in questo senso, potrebbe essere l’adozione del cosiddetto ‘Fascicolo del fabbricato’: “una sorta di carta d’identità delle strutture – dichiara Peduto –  la quale dovrebbe contenere dettagliate informazioni sia sulle modalità costruttive degli edifici sia inerenti le condizioni del terreno loro sottostante, in modo da avere chiari gli eventuali interventi di messa in sicurezza da portare avanti”.

Una istanza, questa, che, nei giorni scorsi, era stata avanzata anche dal Sindaco di L’Aquila Massimo Cialente il quale, oggi, dal palco ha reiterato la richiesta affinchè “Il Governo cominci a mettere in atto un’opera di grande manutenzione straordinaria e messa in sicurezza del Paese”.

Sul punto, è amaro il commento di Vincenzo Vittorini: “A 40 anni dal terremoto del Friuli, a 36 da quello dell’Irpinia – dichiara il medico aquilano che, nel corso della mattinata di lavori, ha preso parte, assieme con altri familiari delle vittime, ad un dibattito moderato dal giornalista Rai Umberto Braccili e centrato sul tema del ricordo – in Italia non avrebbe dovuto esserci più bisogno di parlare di questi argomenti e, oggi, il Fascicolo del fabbricato non avrebbe dovuto essere ancora teoria ma, invece, pratica concreta. Su ogni edificio avrebbe già dovuto essere apposto un cartello con la sua sintesi”.

Intanto, però, a fine mese sotto questo aspetto si potrebbe compiere un passo non da poco: “Nel corso del Congresso Nazionale dei Geologi, in programma a Napoli dal 28 al 30 aprile – chiosa il Presidente Peduto – ci attiveremo per sottoporre l’idea al Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e l’augurio è che il nostro intervento possa rivelarsi incisivo e decisivo”.

AVUS - RIDUZIONE RISCHIO SISMICO
leggi anche
AVUS
Anniversario sisma
Sisma, premiata dall’AVUS Ilaria Capanna
6 aprile 2009 - 6 aprile 2019
6 Aprile 2009, le prime immagini RAI dopo il terremoto