#italiavasumarte

ExoMars2016, dalla Russia su Marte con L’Aquila

Alle 10.31 di domani mattina, ora italiana, prenderà il via la missione che cercherà tracce di vita sul Pianeta Rosso. Italia in prima linea dal punto di vista scientifico ed economico. L’Aquila presente nella missione con la Thales Alenia. Sarà possibile seguire il lancio in diretta su Rainews24 in collegamento dalle 10:15.

di Nicola Facciolini

L’Aquila / Missione ExoMars2016 dalla Russia su Marte con amore! Grazie alla potenza della Russia e alla leadership italiana scientifica, industriale e tecnologica, l’Europa vola su Marte. Il potente vettore Proton della Russia scalda i suoi sei motori RD-253 per la Missione ExoMars delle agenzie spaziali europea e russa Esa-Roscosmos. ExoMars è stato concepito e realizzato per acquisire e dimostrare la capacità autonoma europea di eseguire un atterraggio controllato sulla superficie marziana, operare sul suolo marziano in mobilità di superficie, accedere al sottosuolo per prelevarne campioni e analizzarli in situ.
ExoMars, grazie alla Russia, segna il risveglio del settore aerospaziale e della ricerca di base per l’Italia nel Cosmo, sotto la Direzione di Alexander Ivanov, Capo della Russian Federal Space Agency. Nelle attività spaziali europee bisogna fare giuoco di squadra. L’Italia riguadagna incisivamente il suo ruolo di leadership nelle politiche europee dello spazio pubblico e privato. Occorre far decollare l’impresa e l’industria spaziale privata in regime di libertà in una cornice giuridica semplice e incisiva!

La ricerca spaziale è la Scienza “Blue Sky” orientata ad andare oltre le frontiere ultime, come Marte e Giove, oltre la messa in orbita di satelliti e stazioni spaziali in orbita bassa terrestre, ed è la base reale dell’innovazione scientifica e tecnologica per un Paese civile che ama i suoi giovani cervelli. Tre scienziate del team ExoMars sono donne italiane che studiano e lavorano nel campo scientifico. Un esempio lungimirante per tutte le donne! Pianeta che vai, italiano che trovi. Dal Sole a Saturno passando per comete, pianeti nani e asteroidi: c’è uno strumento “made in Italy” in quasi ogni angolo del Sistema Solare. E dal 14 Marzo 2016 al gruppo di viaggiatori interplanetari che parlano italiano si aggiunge ExoMars con l’obiettivo della ricerca di vita, passata o presente, sul Pianeta Rosso dell’astronomo Vincenzo Cerulli al quale dovrebbe essere dedicato il sito di “ammartaggio” del lander Schiaparelli, per la sua “Teoria Ottica delle Macchie di Marte”: Vincenzo Cerulli Mars Station.

#Italiavasumarte è l’hashtag ufficiale della missione dell’Agenzia Spaziale Europea. La ExoMars è suddivisa in due fasi. Nella prima una sonda (TGO) resterà nell’orbita di Marte mentre un modulo (EDM, denominato Schiaparelli) contenente la stazione meteo “Dreams” e altri strumenti, atterrerà su Marte (Meridiani Planum). Nella seconda parte della missione, che prenderà il via nel Maggio 2018, l’obiettivo è di portare sul Pianeta Rosso un innovativo rover capace di muoversi, dotato di strumenti per penetrarne e analizzarne il suolo. A bordo della prima spedizione ExoMars16 c’è anche Dreams, una stazione pensata per studiare nel dettaglio le condizioni atmosferiche presenti sul suolo marziano. Dreams permetterà di realizzare il primo studio dettagliato dei fenomeni elettrici nell’atmosfera di Marte. L’Italia, tramite l’ASI, svolge un ruolo di primo piano nell’esplorazione del Pianeta Rosso con la missione Mars Express dell’Esa fin dal 2003, grazie in particolate al radar Marsis e allo spettrometro PFS, ma anche con gli strumenti Omega e Aspera; e con il radar ShaRad nella missione Mars Reconnaissance Orbiter della Nasa, lanciato il 12 Agosto 2005. Orbiter ancora attivi. La Russia è parte integrante dell’Europa scientifica e tecnologica. L’accordo tra Esa e Roscosmos getta le basi per l’inizio di una piena cooperazione tra l’industria e gli istituti scientifici sulle missioni spaziali e per avvicinarsi allo stimolante calendario di programma, con la prima missione umana euro-russa su Marte entro il 2026 a bordo di una vera astronave nucleare alimentata dal Motore Rubbia. Buon vento siderale, ExoMars!