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Berlusconi: “Presto all’Aquila con Bertolaso. Il balcone caduto? No, è solo scrostato”

24 febbraio 2016 | 17:41
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Berlusconi: “Presto all’Aquila con Bertolaso. Il balcone caduto? No, è solo scrostato”

“Adesso abbiamo in programma con Bertolaso una visita all’Aquila e sappiamo già che saremo accolti come degli eroi. Ci diranno che nessuno vuole allontanarsi dai nuovi quartieri. E’ un grande dolore per quel che è successo, ma un ricordo positivo per quel che abbiamo fatto”. Lo annuncia Silvio Berlusconi intervistato dall’emittente abruzzeseRete 8 che ha dedicato uno speciale al decennale della morte di Nino Sospiri.

“E’ stata un’esperienza che ho vissuto con una partecipazione totale. Così dal giorno della notizia che ci ha trovato impreparati. L’obiettivo primo della mia azione di governo è stato riuscire ad evitare il più possibile ai cittadini dell’Abruzzo le conseguenze tragiche del terremoto. Sono stato aiutato in questo da Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile. Non so quante decine di volte sono stato direttamente in Abruzzo e credo che quello che è stato fatto sia il massimo di ciò che si può pensare di fare dopo un accadimento di quel genere”.

Così l’ex premier parla dell’Aquila, del terremoto e dell’emergenza. “Già dal primo giorno i cittadini con case distrutte sono stati sistemati negli alberghi sulla costa adriatica. Chi non voleva allontanarsi è stato sistemato in comode tende. Inh un secondo momento abbiamo costruito case per 30mila persone. Qualcuno ha sminuito il valore della nostra azione parloando di un  un balcone abbattuto. Invece è ancora su, si era semplicemente un po’ scrostato”.

I cittadini ospitati nelle news town non sono 30 mila come dice Berlusconi nell’intervista, ma la metà. E anche sui balconi c’è da puntualizzare: non si tratta di problemi di vernice, ma di problemi legati alla sicurezza dei balconi. Esiste un’ordinanza, dello scorso anno,  con la quale il sindaco Cialente ha disposto  lo sgombero di oltre 100 alloggi distribuiti in vari quartieri . “Il provvedimento si è reso necessario – come si legge nel testo dell’ordinanza – per motivi di pubblica incolumità legato alla tenuta dei balconi”.