L'industria della ricostruzione

Da Accord Phoenix alla cyber security: ecco i progetti che rilanceranno la città

Dalla chiacchieratissima Accord Phoenix all’innovativa cyber security, dalla ex Otefal (oggi ALA – Alluminio L’Aquila) alla ricettività alberghiera, passando per investimenti nel settore biomedicale e delle biotecnologie. Giovanni Lolli, in un Auditorium stracolmo, si è fatto fiero portavoce dei progetti industriali che rilanceranno la città, grazie ad investimenti industriali che ammontano a circa 270 milioni di euro.

Quella che “nasce grazie ai fondi che lo Stato ha riservato all’Aquila per la ricostruzione industriale e che ora deve trovare naturale compimento di fronte alla volonta’ di grandi imprese decise ad investire sul territorio”. E’ un’operazione che e’ solo all’inizio e che per svilupparsi “deve trovare la decisa condivisione di tutti i soggetti, pubblici e privati, che sul territorio aquilano del cratere vivono e producono”. I numeri illustrati dal vicepresidente Lolli nella giornata dedicata all’ “Industria della ricostruzione” sono importanti: “l’ordine complessivo degli investimenti – spiega Lolli – si aggira sui 270 milioni di euro, con una partecipazione pubblica che e’ intorno al 30%. La capacita’ occupazionale di questi investimenti, facendo una stima assolutamente prudenziale e con le dovute cautele, si aggira sulle 500 assunzioni. Ci troviamo, insomma, di fronte ad un lavorio serio, portato avanti in silenzio e puntando soprattutto sulle eccellenze di innovazione e tecnologia che questa citta’ puo’ offrire”.

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Il contesto sociale e occupazionale nel quale si muovono questi progetti di investimenti e’ comunque difficile. Lolli ha fornito alcune importanti cifre che riguardano la provincia aquilana, a cominciare dal dato della cassa integrazione ordinaria (+20% a fronte di un -30% registrato in Abruzzo) e straordinaria di cui la meta’ che interessa l’Abruzzo e’ concentrata in provincia per arrivare al dato della disoccupazione attestato tra il 15 e il 20%. “La grande opportunita’ – ha sottolineato il vicepresidente – sta in quel 4% che la legge Barca riserva alla ricostruzione industriale. In termini assoluti, possiamo dire che nei prossimi anni si concentreranno nell’area del cratere risorse per 263 milioni di euro, piu’ del doppio di quelle che l’Europa ha riservato all’Abruzzo con i fondi strutturali Por-Fesr 2014-2020. Si tratta dunque di una cifra importante, sulla quale lo Stato vuole capire e controllare come verra’ utilizzata; da qui la creazione di una cabina di regia che vede la partecipazione del ministero dello Sviluppo economico, delle Strutture di missione della ricostruzione e di Palazzo Chigi, del Comune e della Regione”

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Cultura e Turismo

“I progetti che abbiamo selezionato – ha spiegato il Vicepresidente – sono ad un grado di maturazione avanzata e ci apprestiamo ad istruire altre 4 proposte di investimento”.

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Questi, nel dettaglio, i progetti presentati nel pomeriggio.

  • DARKSIDE-20K in collaborazione tra LFoundry, Infn, Lngs, Gssi, UnivAQ, Fbk, Princeton University e Walter Tosto. Il progetto ha lo scopo di costruire il rivelatore più sensibile per la materia oscura con lo sviluppo di rilevatori di fotoni in silicio, di materiali avanzati a bassa radioattività e di nuove tecniche di saldatura di metalli. STE prevede la costituzione ex-novo di tre linee di produzione manifatturiera, supportate da altrettante linee di ricerca in tema di Energia e Ambiente: 1) Sistemi per la generazione di energia basati su Fuel Cell e per l’accumulo di energia basati su tecnologie ad aria compressa; 2) Sistemi per la trasformazione di RSU in Combustibile Solido Secondario (CSS) e poi in energia; 3) Sistemi per la individuazione di sorgenti incognite di inquinamento (aria/acqua/suolo) basati su reti a maglia fitta di sensori innovativi, che alimenteranno modelli analitici e predittivi.
  • ACCORD PHOENIX l’azienda realizzerà un impianto di recupero e riciclo di materiale elettronico attraverso il disassemblaggio di strumenti informatici e delle Tlc.
  • FINMECCANICA E UNIVAQ PER EDA il progetto di cyber security – uno dei 24 selezionati dall’EDA, l’organismo che raggruppa tutti i ministeri della Difesa dell’Unione Europea -prevede di realizzare in Abruzzo un Centro per la simulazione e la risoluzione dei “cyber attack”, cioè le offensive informatiche operate da hacker verso le istituzioni che detengono e gestiscono dati sensibili.
  • BRIO EV utilizzando un brevetto innovativo, la Brio Ev (società nata da Delta Wing Technologies di Don Panoz e Dhxa di Rhett Mayor) propone due progetti: la costruzione di motori elettrici con tecnologia di nuova generazione in grado di competere con la concorrenza mondiale e la produzione di veicoli fortemente innovativi e compatibili.
  • ALA dopo aver rilevato nel 2015 l’ex-Otefal, Framiva e Fer-Recycling hanno riattivato i reparti fonderia e laminazione, mentre l’attività di verniciatura sarà acquisita nei prossimi mesi da un’azienda spagnola leader nel settore. Obiettivo di ALA (Alluminio L’Aquila) è lo sviluppo della lavorazione di alluminio di qualità anche verso altri comparti.
  • DATA CENTER clima, posizione geografica e risorse umane favoriscono il progetto di un nodo infrastrutturale e centro di competenza in ambito Big data, Cloud Computing e Internet of Services and Things con la realizzazione di un Data Center energeticamente efficiente e spazi attrezzati per l’insediamento di aziende e enti di ricerca. All’interno del Tecno polo si punta al riutilizzo di un sito brownfield per ricostruire l’attrattività territoriale nel mercato internazionale degli investimenti.
  • ABRUZZO REGIONE DELLA VISTA punta a realizzare un Centro di Eccellenza di Ricerca e Innovazione attivando infrastrutture e programmi per la ricerca pre-clinica e clinica e la sperimentazione negli ambiti tecnologici relativi alle patologie dell’occhio: partner saranno Dompé col suo ruolo primario nella ricerca farmaceutica a livello internazionale e il Centro di Eccellenza in Oftalmologia dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, unico hub nel sistema sanitario oftalmologico abruzzese e unico presidio della rete delle Malattie Rare dell’occhio.
  • HOAU Hotel/Home/House Automation è un sistema innovativo “senza chiavi” che semplifica l’accesso in camere di hotel e case private. Con un check-in online si ottiene (per sms/email) un codice che inserito in un monitor intelligente accanto alla porta, la apre automaticamente senza utilizzare la reception.
  • CRACKING progetto della Biorenova recupera imballaggi in plastica con tecnologie alternative a quelle attuali. L’innovazione sta nel trattamento della plastica che, immersa in un catalizzatore brevettato, si trasforma in idrocarburo raffinato da vendere sul mercato per la generazione di energia elettrica e termica, e come combustibile da trasporto.
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