Mostra

Al Palazzetto dei Nobili le ‘Visioni in arte’ dell’aquilano Pasquale Piccari

Si inaugura lunedì prossimo 11 gennaio alle ore 17.00 presso il Palazzetto dei Nobili all’Aquila la prima personale dell’artista aquilano Pasquale Piccari dal titolo Visioni in Arte – Simmetrie Cromatiche.

Il percorso espositivo, che si snoda nelle sale dei sotterranei di Palazzetto dei Nobili, ci offre un’ampia panoramica del lavoro decennale di Piccari che ha sempre usato la pittura come rifugio più che hobby, come modo per estraniarsi dagli obblighi e dalle incombenze della quotidianità.

Dopo gli studi artistici Pasquale Piccari, infatti, abbandona questa carriera per seguire quella più sicura e tranquilla di dipendente della Asl, ma l’amore e la passione per la pittura, per il cromatismo, per la matericità del colore non l’hai mai dimenticato, tanto che dopo anni ed anni di lavoro solo per se stesso è nato il desiderio di esporre alcuni di questi dipinti.

Sono una trentina quelli scelti per creare un percorso che inizia dai grandi quadri materici dove la tavola o il compensato sorreggono tele, stoffe, iuta intrisi fino all’inverosimile di colore. Un colore denso e corposo che assume toni stridenti e contrastanti e che si legge dalle tinte più vive e forti a quelle più tenui e soffici.

Da qui poi, man mano, si arriva alle opere dove il colore è steso per grandi campiture, intervallato spesso da linee, punti e tocchi di pennello che creano l’illusione di un’immagine riconoscibile.

Invece no, le opere di Piccari sono puro astrattismo, puro gioco di cromie e luminosità; non c’è nessun riferimento alla natura e all’immagine in quanto racconto, tutto è solo e soltanto visione ed emozione che la visione di questa danza incessante di colori che si richiamano da un dipinto ad un altro, da una stanza all’altra della mostra, comunica.

Si capisce, guardando queste opere, che Pasquale Piccari conosce ed ha assimilato i grandi maestri delle avanguardie del novecento, quelle correnti che hanno cambiato il corso della storia dell’arte, ma nei suoi quadri queste conoscenze vengono fagocitate dalla gioia e dalla bellezza di poter lasciare a briglia sciolta la fantasia e di creare per questo solo piacere. Ed allora anche lo spettatore guardando queste creazioni avrà la stessa identica sensazione quella di una libertà indispensabile e quasi necessaria quando ci si confronta con un’opera d’arte.

La mostra organizzata dall’Associazione “Il Prima ed il Dopo” è stata patrocinata dal Comune dell’Aquila.