Regione

Bilancio della Regione: anno nuovo, polemiche vecchie

Ci eravamo lasciati il 31 dicembre con l’approvazione, dopo una maratona estenuante di oltre 48 ore, di Bilancio e Finanziaria alla Regione abruzzo.
I consiglieri torneranno in aula per la sessione invernale a Pescara il 26 gennaio: ma, finite le feste, già scaldano i motori per il nuovo anno.

Lo fanno, in particolare, i consiglieri di Forza Italia che oggi, in una conferenza stampa tenutasi oggi a Pescara, hanno puntualizzato diversi nodi del Bilancio appena approvato: una manovra definita dal forzista Lorenzo Sospiri  “a carattere recessivo”. Sospiri ha fatto i conti in tasca al governo regionale, contestando la mancata riduzione delle tasse: “Negli anni scorsi, quando eravamo al governo della Regione, abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio e oggi la fiscalità in eccesso andrebbe restituita agli abruzzesi, che in passato sono stati costretti a pagare tasse più alte, proprio per raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio”. Il capogruppo di Forza Italia è entrato nel dettaglio. “Il gettito fiscale certificato dal ministero dell’Economia, relativo a dicembre 2014, è di 135 milioni di euro, comprensivi di 33 milioni di copertura del disavanzo sanitario – ha rimarcato Sospiri -. Le rate di cartolarizzazione residue ammontano invece a 56 milioni di euro, con una differenza positiva tra entrate fiscali e cartolarizzazioni pari a 74 milioni di euro”. Risorse che, a giudizio di Forza Italia, andrebbero restituite agli abruzzesi.

“Tutte le Regioni hanno scelto di recuperare il disavanzo spalmandolo sui prossimi 10 anni, mentre l’assessore Paolucci ha frettolosamente deciso di spalmarlo sui prossimi 7 anni – ha osservato Sospiri -. Ci sono troppe tasse e per questo la nostra Regione cresce meno delle altre, sia a livello di Pil che di occupazione, mentre realtà simili alla nostra, come quelle della Puglia, del Lazio e delle Marche, hanno ripreso a correre”.

Chiamato in causa, risponde l’assessore Silvio Paolucci che bolla le dichiarazioni di Forza Italia sul bilancio come “fonte di pura propaganda e disinformazione”.

Scende poi nello specifico delle critiche mossagli dai consiglieri di opposizione.

“Non si e’ ancora utilizzato l’ammortamento a 10 anni – spiega l’assessore al Bilancio – per tre motivi prudenziali: 1)il disavanzo e’ presunto perche’ manca ancora il riaccertamento dei residui 2014. E’ appena il caso di ricordare che in 66 mesi di governo Forza Italia non ha completato neanche un (uno solo!) riaccertamento consegnandoci un bilancio presunto e mai certo; 2. la riautorizzazione del mutuo da 100 milioni da noi proposto nonostante le precedenti strumentalizzazioni di Forza Italia su quella riautorizzazione (incredibile che oggi la utilizzino come nulla fosse), ha consentito la riduzione del disavanzo da ammortizzare da 529 a 429 mln. Tuttavia, se non dovesse passare l’esame di eventuale impugnativa il disavanzo presunto da ammortizzare tornerebbe a 529 mln; 3) la consistenza delle entrate. Solo una volta portato a termine nelle prossime settimane questo lavoro di accertamento, potremo approvare un nuovo piano di ammortamento che allunghi il periodo di rientro a 10 anni.”

Manca ancora un tassello: quello che domani porrà il consigliere Pd Camillo D’Alessandro in un incontro con la stampa che si preannuncia infuocato.