Franceschini inaugura il MUNDA

19 dicembre 2015 | 14:58
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Franceschini inaugura il MUNDA

Franceschini inaugura il MUNDA

L’arte abruzzese ritrova casa. Un’importante fetta di opere (circa 100 su 500) ospitate fino al 2009 all’interno del Forte Spagnolo tornano fruibili nella nuova sede del Museo Nazionale d’Abruzzo. Trittico di Beffi, Madonna del Latte, Madonna di San Silvestro, San Pietro Celestino, Cristo alla Colonna sono solo alcune delle opere riallocate all’interno dei locali dell’ex mattatoio a Borgo Rivera, famoso per la sua Fontana delle 99 Cannelle.

All’inaugurazione di stamattina c’era anche un ministro caro agli aquilani, Dario Franceschini, che in più occasioni ha dato segni concreti di vicinanza alla città ferita. A guidarlo tra le opere era Lucia Arbace, direttrice del polo museale, oltre alle maggiori figure istituzionali e religiose cittadine, dal sindaco al vescovo. Franceschini non ha mancato di fotografare i tesori del nuovo museo.

Franceschini inaugura il MUNDA

Un iter travagliato quello della realizzazione, nato nel maggio del 2012, che con circa 6.400.00 euro ha dotato Borgo Rivera di un altro polo di attrazione turistica, oltre alla Fontana delle 99 Cannelle, a cui si aggiungerà anche il Parco delle Acque, per il quale sono già stati realizzati camminamenti e staccionate sulla collina sovrastante la stessa fontana monumentale. Invitalia, che ha curato i lavori per 5 milioni di euro, pare non sia stata invitata all’inaugurazione di stamattina.

I ritardi degli ultimi mesi sulla ricostruzione del mattatoio erano dovuti a problemi con gli allacci delle utenze, questione nota a tanti aquilani, che con casa ristrutturata attendono mesi prima di poterla riabitare. Segretissima la data della riapertura, comunicata alla stampa solo con apposito comunicato qualche giorno fa, mentre si lavorava alacremente per collocare le opere all’interno del museo. Eppure qualche informazione è trapelata in anteprima.

Franceschini inaugura il MUNDA

Quanto al percorso, il complesso si compone di cinque ambienti espositivi suddivisi in varie sezioni secondo uno sviluppo cronologico e tematico, nonché ambienti per le attività didattiche e laboratoriste, oltre che a supporto della direzione e dell’accoglienza. Dodici sculture, poi, sono state collocate su altrettante piastre antisismiche. Assenti ancora i cartelli esplicativi accanto ad ogni opera, ma saranno collocati nel giro di pochi giorni ed avranno anche codici che permetteranno la lettura della scheda dell’opera direttamente da smartphone. L’ultima sala del museo, poi, potrebbe essere adibita a bookshop: la Arbace ha spiegato al ministro Franceschini che «si sta valutando un progetto sperimentale insieme ad una Onlus che devolverebbe il 25% del ricavo al museo per restauri».

Alzando lo sguardo al soffitto, si può notare come le vecchie guide del mattatoio, dove un tempo erano appese le bestie prima di essere macellate, siano state riverniciate e recuperate, ospitando ora i fari per l’illuminazione.

Franceschini inaugura il MUNDA

Il MUNDA sarà aperto dal martedì alla domenica con orario 9:00 – 19:00 ed è gratuito fino al 3 gennaio. Da quella data in poi, il prezzo di un biglietto intero sarà di 4 euro, il ridotto 2 euro e continuerà ad essere gratuito per alcuni soggetti come minori di 18 anni e portatori di handicap.

«Quando riapre un grande museo è sempre un giorno di festa, ma quando un grande museo come quello d’Abruzzo riapre all’Aquila, la festa è doppia, perché è una battaglia vinta». Così il ministro Dario Franceschini, che sulla ricostruzione parla di «oltre 150 cantieri privati attivi ad oggi per quanto riguarda il settore beni culturali e più di 50 lavori già conclusi; i tempi non sono brevi – ammette – ma si sa che con il patrimonio storico si deve procedere in maniera scientifica. Ho già detto che L’Aquila non può rinascere solo con le case: in quest’ottica si inserisce il museo che inauguriamo oggi ma anche la maratona jazz, che quest’anno tornerà ad animare la città il 4 settembre».

Franceschini inaugura il MUNDA

Altro regalo di Franceschini a L’Aquila è una sede distaccata del Maxxi di Roma (Museo delle Arti del XXI Secolo) nei saloni di Palazzo Ardinghelli, «i cui lavori, per la parte curata dal governo della Federazione Russa stanno per terminare, prima dell’ultima tranche già finanziata dal Ministero dei Beni Culturali per adibire la struttura a museo. Abbiamo già chiesto ai più grandi artisti contemporanei di donare un’opera ciascuno per L’Aquila».

Il primo cittadino, Massimo Cialente, nel ringraziare il Ministro per la vicinanza concreta dimostrata alla città «ancora in convalescenza», coglie l’occasione per chiedere al governo italiano un aiuto economico per altri due anni, «visto l’ammontare delle uscite comunali in questa difficile fase del post terremoto, magari con il milleproroghe».

Franceschini inaugura il MUNDA

Contribuisce alla rinascita del museo anche il gruppo di azione civica Jemo ‘Nnanzi, che a margine della cerimonia ha donato una fotografia incorniciata che ritrae l’ex mattatoio quando svolgeva la funzione di cui tuttora porta il nome.

Segue fotogallery di Marcello Spimpolo