L'aquila

L’Aquila, arriva il mercato contadino

di Giovanni Baiocchetti

«Dovremmo riuscire a chiudere i lavori la prima settimana di dicembre, con una buona probabilità di aprire l’attività entro Natale». Filippo Rubei, presidente Cia L’Aquila (Confederazione Italiana Agricoltori) commenta così l’ormai imminente apertura del mercato contadino nel capoluogo abruzzese.

Vede finalmente la luce un’opera attesa da anni in città, perché già all’indomani del terremoto Cia e Slow Food raccolsero 207mila euro circa da dedicare alla realizzazione ex novo di un mercato coperto a kilometro zero che sostenga le aziende agricole del cratere e aiuti i consumatori a trovare prodotti locali a prezzi contenuti. Ci sono voluti poi alcuni anni, affinché il Comune indicasse l’area su cui far sorgere la struttura: via Eusanio Stella, zona Pile; un terreno di 1800 metri quadri di proprietà comunale sui quali sorge la struttura in questione (250 metri quadri) più parcheggi, aiuole e 800 metri quadri di orto. L’edificio, una volta completati i lavori, tornerà di proprietà comunale e verrà subito affidato in comodato d’uso gratuito all’associazione degli agricoltori del mercato, il cui nome si conoscerà a breve. A collaborare al progetto anche il Gal Gran Sasso-Velino, che ha finanziato buona parte dell’acquisto delle strutture interne.

02Il mercato contadino dell’Aquila sarà un unico punto vendita, gestito dall’associazione succitata: i produttori locali porteranno la loro merce al mercato e i consumatori faranno la spesa come se fossero in un supermercato di prodotti esclusivamente locali. Ma nel mercato «ci sarà anche uno spazio adibito all’incontro tra produttori e consumatori, in cui i primi potranno presentarsi, organizzare degustazioni, progetti che coinvolgano le scuole e incontri», spiega Rubei. «Con questo mercato vogliamo semplificare agli aquilani l’approvvigionamento di prodotti a kilometro zero».

Ma ci sono dei limiti sulla provenienza e sulla qualità dei prodotti destinati alla vendita? «Ovviamente l’agricoltura biologica è preferita – dichiara Rubei – ma c’è da dire che tanti prodotti della nostra terra sono biologici per loro natura; sarà comunque curata la spiegazione del prodotto ai consumatori in spazi dedicati all’interno dello stabile. Quanto alla provenienza, le 26 aziende che al momento hanno aderito vengono tutte dalla provincia aquilana, limitatamente alla zona del cratere sismico e alla Valle Peligna».

Il mercato sarà aperto di mattina e di pomeriggio, «in un primo momento forse limitatamente alla seconda parte della settimana (dal giovedì al sabato), ma con l’obiettivo di garantire un servizio che copra l’intera settimana», spiega ancora Rubei. L’impianto avrà riscaldamento a pavimento, illuminazione a led e impianto fotovoltaico, in modo da garantire bassi costi di gestione. Come detto prima, metà del terreno in questione sarà trasformato in orto, con piante da frutta, piante antiche e possibilità di coinvolgimento delle scuole del comprensorio.

Quanto al colore della struttura, l’arancione, Rubei conclude che «richiama il colore di palazzo Cappa, in centro all’Aquila, così come il logo del mercato (una cassetta di frutta) calca la sagoma del Duomo di San Massimo». Già attivi sito internet e pagina facebook del nuovo mercato contadino dell’Aquila.

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