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Por Fesr: «Salto di qualità con nuova programmazione»

31 ottobre 2015 | 10:45
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Por Fesr: «Salto di qualità con nuova programmazione»

«Queste sono le linee lungo le quali passerà lo sviluppo e la crescita del nostro territorio e la possibilità per i giovani, gli studenti, la imprese, i comuni, le Università, di veder realizzati i propri progetti di vita». Con queste parole il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha aperto ieri, a Pescara, l’evento-presentazione del Por-Fesr Abruzzo 2014-2020.

L’Europa ha messo a disposizione dell’Abruzzo, per i prossimi 6 anni, la somma di 231 milioni di euro, approvando il progetto della programmazione presentata dalla Regione Abruzzo.

«E’ necessario superare le incertezze che hanno caratterizzato il precedente periodo di programmazione – ha aggiunto D’Alfonso – evitando di cadere nell’errore della finanza da rubinetto, che non produce ricchezza diffusa e crescita: questo è il salto di qualità che noi vorremmo augurare all’Abruzzo».

Citando San Giovanni da Capestrano, D’Alfonso si è detto convinto che l’Europa migliore è quella che si costruisce con le regole, la cultura, la motivazione. «Dobbiamo prendere dalla forza degli insegnamenti di questo grande Santo che ha pagato con la sua vita e dare luogo ad uno scatto di energia, di vitalità, di tutti gli elementi vitali, le imprese, i giovani, i liberi professionisti, le realtà associative, le Università – ha sottolineato il governatore – Dobbiamo fare in modo che non ci sia la polverizzazione degli investimenti, ma concentrare tutti i nostri sforzi su progetti di qualità che producano ricchezza e crescita diffusa».

Insomma, quella che propone D’Alfonso è una «inversione di tendenza rispetto al passato, anche in considerazione del fatto che i bilanci regionali non consentono di agire con la stessa discrezionalità dei finanziamenti del passato».

«Accanto alle risorse del Por Fers l’Abruzzo, sommando tutte le possibilità di risorse che ci riguardano derivanti da finanza comunitaria e nazionale dispone, per i prossimi 6 anni, di un miliardo e 724 milioni di euro».

«Questa è l’Europa migliore che ci interessa: quella che ci insegna la cultura della priorità e della programmazione, capace di caratterizzare attraverso il Por Fers, la nostra vita dei prossimi 6 anni».