Protezione civile

‘Io non Rischio’, volontari in piazza per diffondere la cultura della prevenzione fotogallery

Volontari in piazza, questo week end, in occasione della campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali “Io non Rischio”. A livello nazionale nell’iniziativa sono impegnati più di 4 mila volontari, distribuiti in circa 430 piazze. L’obiettivo della campagna è quello di diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i cittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto.

In Abruzzo sono stati allestiti 25 punti informativi “Io non rischio”, di cui sette nell’Aquilano: ad Avezzano, in piazza Risorgimento, sono presenti i volontari Anpas per parlare del rischio terremoto; a Balsorano,  in piazza Scacchi, in campo i volontari Misericordie per parlare del rischio terremoto e maremoto; a Campotosto (L’Aquila), in piazza degli Eroi (frazione di Mascioni) sono presenti i volontari di Prociv Arci per parlare del rischio alluvione; a Magliano De’ Marsi, in piazza della Repubblica, in campo volontari Anpas per parlare del rischio terremoto; a Sulmona, in piazzale Carlo Tresca, sono presenti invece i volontari di Cisom, sempre per parlare del rischio terremoto. Un punto informativo era previsto anche a Civitella Roveto, ma l’iniziativa è stata annullata a causa della forte ondata di maltempo dei giorni scorsi.

A L’Aquila città sono presenti ben due punti informativi “Io non rischio”: in piazza Duomo focus sul rischio terremoto con i volontari dell’associazione Gran Sasso Soccorso L’Aquila e nel centro commerciale L’Aquilone approfondimenti sul rischio alluvione con i volontari Prociv Arci Tempera.

“Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal dipartimento della Protezione Civile con Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica). L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra (Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), Ogs (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale), AiPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), Arpa Emilia Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi (Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica). L’edizione 2015 coinvolge volontari e volontarie appartenenti alle sezioni locali di 25 organizzazioni nazionali di volontariato di protezione civile, nonché a gruppi comunali e associazioni locali.

Foto Prociv Arci Campotosto e Gran Sasso Soccorso L’Aquila.

 

 

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