Piazza100 a L’Aquila, una scommessa coraggiosa

Una sorta di [i]social network[/i] totalmente ed esclusivamente dedicato alla città dell’Aquila, con appigli tangibili nel mondo reale e interconnessioni con tutto il mondo grazie alle potenza di internet. Si chiama Piazza100 ed è un «progetto sociale che dona all’Aquila una nuova “piazza” virtuale e in parte anche fisica, in cui ricominciare a condividere il piacere di essere concittadini».

Composta da tre strumenti di comunicazione interconnessi tra loro – un sito web, un hub fisico nel Parco del Castello e una App per smartphone – Piazza100 è un’infrastruttura creata da Enea su progetto finanziato dal Miur e in accordo con il Comune dell’Aquila, con cui è stato stipulato un protocollo d’intesa per la ricostruzione sostenibile della città e della comunità aquilana.

Il progetto, già nella nomenclatura, supera uno dei pilastri dell’aquilanità: il numero 99, tradizionalmente associato, nel capoluogo abruzzese, a chiese, fontane e soprattutto piazze. Si mira dunque a creare non solo una piazza in più, ma anche una piazza che sfida, sotto tanti punti di vista, lo sguardo e la mente degli aquilani.

Accanto al portale ‘sociale’ – per 'incontrarsi' e condividere, anche in tandem con i tradizionali social network, pensieri, parole e progetti con gli altri cittadini – e l’applicazione per smartphone, è infatti in programma una struttura reale, in fili e schermi, da posizionare nel Parco del Castello. Un luogo così legato alla tradizione da aver provocato un forte sollevamento di animi anche di fronte all’archistar Renzo Piano. Ed è «proprio di fronte al nuovo Auditorium», che troverà spazio l’hub di Piazza100, composto da tre moduli e ritenuto necessario perché, secondo i promotori del progetto, «c’era anche bisogno di un vero luogo, un’ancora terrena che desse a Piazza100 una visibilità e una tangibilità ancora maggiore per tutti i cittadini dell’Aquila».

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{{*ExtraImg_254341_ArtImgRight_300x111_}}«Online, offline e su mobile – si legge nel portale del progetto - Piazza100 vuole essere per i cittadini aquilani la centesima piazza, quella che mancava. Non c’era prima del terremoto, non è stata distrutta, né ricostruita: è un nuovo inizio che non dimentica nulla, anzi ricorda il passato, racconta il presente e progetta il futuro». (Red)

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