L’Aquila Calcio, Perrone: «Grandi sacrifici fatti»

di Claudia Giannone

Le parole del tecnico aquilano, al termine del primo incontro stagionale con la Pistoiese, esprimono tutta la soddisfazione per l'incontro vinto dai rossoblù: una vittoria portata dai sacrifici e dalla bravura dimostrata sul campo, contro una compagine caricata molto nel corso del periodo di calciomercato, ma che, all'atto pratico, è risultata inferiore.

«Siamo stati molto bravi: avremmo potuto sfruttare alcune occasioni in più, soprattutto sulle fasce. Nel secondo tempo, con l'espulsione di Ceccarelli, visto il vantaggio, abbiamo pensato di fare una partita più chiusa e difensiva. Avrei voluto aspettare giusto altri dieci minuti per togliere il giocatore, restando sempre sul 4-3-3, ma l'arbitro mi ha preceduto».

{{*ExtraImg_253243_ArtImgCenter_500x334_}}«Se parliamo di sacrifici - ha proseguito - tutti li hanno fatti: a partire dagli esterni, fino ad arrivare ai difensori. Mancini è uno dei giocatori con più esperienza, c'è un grande feeling con gli altri membri della squadra. Ieri abbiamo cercato tanto di provare le punizioni, ma sicuramente non così decentrate come quella che oggi ha realizzato Sandomenico».

Continua Massimiliano Alvini, tecnico della compagine avversaria e reduce dalla prima sconfitta stagionale: l'umore presentato in conferenza stampa rappresenta perfettamente il risultato finale e la sua onestà è da ammirare.

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«Vittoria meritata dell'Aquila: una Pistoiese che è partita bene, ma poi si è sciolta. Dopo il primo goal abbiamo perso lucidità: la prestazione è stata molto strana, ho bisogno di rileggerla bene perché attualmente ancora non capisco con precisione le cause».

«Mi aspettavo una partenza diversa - ha aggiunto il mister - ma come allenatore devo anche riconoscere che ci sono dei meriti dalla parte opposta. Noi dobbiamo pensare a migliorare. Abbiamo avuto una fase di possesso palla non positiva: dobbiamo lavorare perché la partita non mi è piaciuta».

In conclusione, uno dei due marcatori della giornata: Manuel Mancini, tornato dopo il girone di ritorno dello scorso anno in prestito a Messina.

«Sono molto contento: la società e lo staff mi hanno messo in condizione di riscattarmi. Per un giocatore, la fiducia è tutto: quando la senti, sei in grado di fare qualsiasi cosa. L'azione del goal? Claudio è stato bravissimo ad accompagnarmi. Mi sono trovato uno contro uno con il loro difensore e sono riuscito a segnare il mio primo goal con L'Aquila».

«Sento tanta fiducia - ha concluso - anche da parte della squadra: sono corsi tutti in campo per abbracciarmi dopo il goal. Sono cose molto importanti per un giocatore. Sento la responsabilità di dare tanto alla squadra, ma per me sono importanti tutti. Essere una squadra significa rispettarsi».

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