Marsica

Un matrimonio fuori dal Comune (di Avezzano)

Erano pronti per nozze ‘in’ e invece sono rimasti ‘out'. Un matrimonio fuori dal Comune (di Avezzano), nel senso che i (quasi) sposi hanno trovato le porte chiuse.

Tutto sembrava andare secondo il rito (civile, naturalmente) ma l’appuntamento col funzionario comunale si è rivelato tutt’altro che canonico. Davanti al Municipio i due (promessi) sposi sono stati, per oltre un’ora, solo un’unione di fatto. La sposa, in particolare, già vestita di tutto punto, ha patito lo strascico per la situazione che ha preso un’altra piega. Allora profetiche son risuonate le parole: “[i]. . . . Sarete insieme finché porta non vi separi…[/i]”.

Purtroppo, la puntualità della coppia non si è sposata affatto con quella del Comune e sui nubendi si sono addensate nubi anche perché, col passare dei minuti, non si vedevano schiarite. Insomma, il pericolo era quello di sorvolare a giuste nozze.

Quando, con un’ora di ritardo, è arrivato il messo per aprire, tutti hanno capito che era il momento-chiave.

Sulla vicenda in consiglio comunale si è aperta (e stavolta senza ritardi...) una piccola crisi politica che, disputatasi sui tempi, è sfociata in un question time da cui è scaturita una decisione. Anche se si tratta di riti non religiosi, da oggi in poi chi si congiunge (alla presenza ovviamente dei congiunti) sul portone del Comune troverà scritto: “[i]Bussate e vi sarà aperto. Ite, misso (comunale) est[/i]”. (a.s.)

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