Politica

Uffici postali Aquilano: l’estate non ‘sbiadirà’ il servizio

Si è conclusa in mattinata una riunione sollecitata dal Consigliere del Comune dell’Aquila Ali Salem, alla presenza del Direttore di Poste Italiane, Luciano Tola, e del Consigliere Regionale Pierpaolo Pietrucci.

Si è discusso in merito alla pianificazione degli orari estivi che interessano in particolare l’ufficio postale di Paganica e soprattutto in relazione alle esigenze di continuità del servizio che i cittadini auspicano vengano prese in considerazione da Poste Italiane anche nei mesi di luglio e agosto.

«Tola si è mostrato estremamente disponibile - afferma Pietrucci in una nota - ad evidenziare come il piano di armonizzazione degli orari al pubblico per il periodo estivo predisposto dalla Filiale di L’Aquila garantisce sul capoluogo e sull’intera provincia una presenza continuativa ed efficiente in grado di rispondere alle esigenze della clientela e del territorio anche durante le chiusure di 7 e di 8 giorni rispettivamente nei mesi di luglio e agosto.

Anche gli orari estivi previsti per l’ufficio postale di Paganica sono stati programmati in linea con questo obiettivo. Le uniche lievi rimodulazioni dell’orario di apertura al pubblico, assunte in linea con le indicazioni Ministeriali, interessano i periodi dal 20 al 31 luglio e dal 10 al 31 agosto, durante i quali l’ufficio postale di via del Rio sarà operativo il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 8.20 alle 13.45».

«I cittadini potranno trovare comunque una sostanziale continuità dei servizi usufruendo del vicino ufficio postale di Onna-San Gregorio».

I Consiglieri Pietrucci e Salem hanno inoltre rappresentato una richiesta di apertura pomeridiana nell’ufficio postale del piccolo centro di Paganica.

A questo proposito, Poste Italiane si è dimostrata disponibile a valutare la fattibilità di questa ipotesi durante il prossimo periodo autunnale.

I Consiglieri Pietrucci e Salem hanno infine sottolineato come il mantenimento degli uffici postali rientra nel piano più ampio di tutela dei presidi sociali nelle aree interne, per evitare che il fenomeno dello spopolamento eroda ed impoverisca ulteriormente i territori dell’ Abruzzo montano.

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