Un salotto floreale al Parco del Castello

di Francesca Marchi

E' un trionfo di colori e profumi l’aiuola nel Parco del Castello curata da “I ragazzi del Fossato”.

Fiori, piantine, piccole aiuole recintate, spazio fumatori con apposito cestino per buttare le cicche, un [i]bookcrossing[/i] e panchine per tutti.

Non manca nulla in questo piccolo spazio verde che spicca per la sua bellezza all’interno dell’area del parco.

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La storia

Dal 2012 I ragazzi del Fossato hanno dato vita a un progetto, nato quasi per gioco, che dal maggio 2014 è diventato qualcosa di più, grazie a una convenzione con il Comune dell’Aquila.

Tutti i pomeriggi “gli amici del verde pubblico” si riuniscono, sono circa una decina, e fanno progetti.

Luigia Stringini, aquilana doc, ci mostra le bellezze dell’aiuola e ci dice orgogliosa che anche un altro spazio è stato adottato.

«Non possiamo fare a meno di venire qui, scambiamo due chiacchiere, festeggiamo le ricorrenze, organizziamo e partecipiamo ad iniziative come le giornate ecologiche insieme ad altre associazioni».

Il Parco del Castello è un luogo di incontro della città, da sempre, e quell’aiuola è diventata una sorta di piazza per i signori che si danno appuntamento, un pò come accade nei paesi.

C’è chi legge un libro preso in prestito dal bookcrossing, chi ne porta uno nuovo, chi racconta di sé, chi parla della città, della ricostruzione e pure della crisi greca.

Ma I Ragazzi del Fossato, che non sono più così giovani, non si perdono in chiacchiere, ma si danno un gran da fare. Le panchine per esempio, le hanno trovate in città, erano fuori uso, le hanno pulite, ridipinte e ora fan parte del “piacevole salotto”.

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Quanto costa mantenere un’aiuola così?

«In questi anni abbiamo speso circa 3.500 euro. Noi ci autotassiamo. Abbiamo deciso di adottare anche un altro piccolo spazio e sappiamo che la spesa sarà consistente».

Purtroppo un’altra aiuola, quella de “I ragazzi di Feisbuc”, da un anno, è stata abbandonata.

Non è semplice mantenere in vita un progetto così. Luigia ribadisce: «Ci vogliono la forza e i soldi. Vorremmo che il Comune invitasse anche altri ad adottare uno spazio per prendersi cura del verde pubblico. L’area del castello diventerebbe ancora più bella».

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