L’Aquila, tragedia sfiorata a Palazzo Silone

Dramma sfiorato a Palazzo Silone, nel capoluogo abruzzese, anche grazie al sollecito intervento del personale della Regione Abruzzo.

Secondo quanto si è appreso un dipendente - un aquilano di 63 anni - si è chiuso in uno dei bagni del secondo piano della struttura e, utilizzando un coltello, si è provocato una ferita alla gola. L'episodio si è verificato in tarda mattinata, intorno alle 12.30.

I colleghi non si sarebbero allarmati subito per la sua assenza, perché l'uomo, prima di allontanarsi, avrebbe avvertito che sarebbe stato assente per un paio di ore. Tuttavia, il fatto che la toilette dove si era rinchiuso il 63enne fosse rimasta occupata per un tempo insolitamente lungo ha fatto scattare l'allarme. A destare preoccupazione anche il fatto che nei pressi della porta della toilette, nell'antibagno, è stato notato il borsello dell'uomo.

Al quel punto è stata sfondata la porta e sono stati subito allertati i soccorsi. L'uomo è stato trovato privo di sensi, ma fortunatamente ancora in vita.

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Il 63enne è ricoverato all'ospedale San Salvatore. E' fuori pericolo dopo aver subito un intervento chirurgico.

Sul posto, oltre ai soccorritori, sono intervenute anche le forze dell'ordine. Si ipotizza un tentativo di suicidio.

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