
L’Aquila, con un’inflazione dello 0,3% e un aggravio di spesa, per una famiglia di tre componenti, pari a 88 euro all’anno, è la seconda città più cara d’Italia, dopo Bolzano (+0,5%, 230 euro) e prima di Potenza (0,2%, 54 euro). Emerge da un approfondimento dell’Unione nazionale consumatori, che ha analizzato i dati Istat di aprile sull’inflazione.
La palma del risparmio, secondo l’indagine, spetta a Bologna, dove l’abbassamento dei prezzi dell’1,1% consente ad una famiglia di risparmiare 419 euro su base annua.