‘La Perdonanza nella Scuola’: giovani all’opera per la città

di Claudia Giannone

Un nuovo progetto in vista della Perdonanza Celestiniana, questa volta riguardante i più giovani: l'evento cardine della città dell'Aquila entra nelle scuole, per sensibilizzare i giovani e far conoscere loro un pezzo fondamentale della storia del capoluogo abruzzese.

L'iniziativa, entrata negli istituti ad anno scolastico in corso, è stata accolta con grande entusiasmo: da Navelli a Tornimparte, tutte le scuole hanno accettato l'impegno, per un totale di circa venti scuole e quattrocento ragazzi che, con le loro opere, allestiranno una grande kermesse il 19 maggio.

Organizzato, inoltre, un repertorio di registrazioni, attuate nei diversi istituti, per testimoniare il lavoro svolto dai bambini, che in questo modo stanno onorando un grande fenomeno identitario che spiega perfettamente la grandiosità del passato aquilano.

Saranno promossi, dunque, progetti sullo stesso evento della Perdonanza, sulla figura di Papa Celestino V e sull'Aquila medievale: un grande lavoro, un tassello importantissimo per avviarsi alla prossima edizione dell'evento, che da quest'anno diverrà Patrimonio Immateriale dell'Umanità.

«Venivamo da anni terribili - ha spiegato il sindaco Massimo Cialente - e abbiamo voluto, in un primo luogo, restituire la vera dimensione, ossia quella spirituale. Attraverso questo progetto, successivamente, abbiamo voluto far conoscere un pezzo della nostra storia ai giovani, perché possano acquisire un orgoglio della propria città e portare avanti una propria cultura».

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Non solo spettacoli teatrali e concerti proposti dalle scuole, ma anche molti spazi dedicati al tema della Perdonanza: un percorso tattile per persone non vedenti, una mostra di abiti medievali e persino la possibilità di assaggiare il famoso "dolce del perdono", preparato dall'Istituto dell'IPSIASAR. Un ringraziamento, da parte del sindaco, va in particolare alle scuole che hanno affiancato il progetto: lo scopo del Comune è quello di riappropriarsi della storia aquilana, per ritrovare la propria identità e ricostruire il tessuto sociale, distrutto in seguito al terremoto del 6 aprile 2009.

«Il problema - ha affermato il coordinatore del Comitato Perdonanza, Alfredo Moroni - è legato al fatto che, in seguito al sisma, c'è stata una cesura: non c'è più coscienza o consapevolezza dei luoghi, per questo vogliamo rimettere insieme la capacità di proseguire per capire la città e il territorio».

Ripartire dai più giovani per ritrovare un'identità quasi svanita sei anni fa: la voglia di ripartire, di riacquistare la conoscenza delle proprie origini e l'importanza di una città che, nel corso della propria storia, ha lasciato un segno importante all'interno del quadro nazionale.

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