Marsica

Avezzano, cittadinanza onoraria al ‘figlio’ Gianni Letta

L'amministrazione Comunale di Avezzano all'unanimità, a nome di tutta la popolazione e con il sostegno dell'Adunanza dei sindaci della Marsica, ha conferito la “Cittadinanza onoraria” e "la chiave" della città a Gianni Letta, apprezzato giornalista, già direttore responsabile e amministratore delegato del quotidiano [i]Il Tempo[/i], più volte sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, personaggio di notevole spessore e di grande prestigio in campo nazionale, con le onorificenze ricevute dal Capo dello Stato italiano e da Sua Santità Papa Benedetteo XVI e in campo internazionale con con la Legion d'Onore, conferitagli dal Capo dello Stato Francese.

La chiave è stata realizzata interamente a mano con la tecnica della microfusione a cera persa in Argento 800 dai ragazzi del liceo artistico 'Vincenzo Bellisario' di Avezzano e nell'impugnatura sono state incastonate due miniature in smalto, dipinte a mano, che rappresentano l'emblema della città di Avezzano e il logo del Liceo Artistico.

«Conferire a Gianni Letta la cittadinanza onoraria della città di Avezzano mi sembra il giusto riconoscimento per una carriera brillante - ha detto il sindaco nel suo discorso tenuto in una sala gremita di rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell'ordine e di concittadini -, prima come importante giornalista e poi come servitore delle istituzioni repubblicane. Letta nel suo sterminato e prestigioso curriculum ha anche esperienze di lavoro radicate nella Marsica: durante gli anni dell’Università ha lavorato prima come operaio e poi come direttore di reparto nello zuccherificio di Avezzano, allora la più importante fabbrica del comprensorio. E Gianni Letta ha voluto giustamente che questa esperienza fosse presente nel suo curriculum, a dimostrazione del Suo attaccamento alla nostra terra».

Una carriera luminosa, iniziata negli anni Sessanta, appena conseguita la laurea in Giurisprudenza, che nelle intenzioni del padre Vincenzo, apprezzato avvocato e giurista, doveva servire a dare continuità all'avviato studio legale di famiglia.

«Come Sindaco della città - ha concluso Di Pangrazio - sono onorato di assegnare al Dr. Letta le chiavi di Avezzano, città in cui è vissuto, ha studiato, ha trascorso gli anni della giovinezza ed a cui è rimasto profondamente legato. Lo dimostra la Sua costante presenza alle manifestazioni da noi organizzate per ricordare il Centenario del Terremoto della Marsica, l’entusiasmo con cui ha accettato di fare il Presidente del Comitato d’Onore dell’Istituzione Centenario, il costante ed intelligente supporto che ci ha dato nell’organizzare le diverse manifestazioni, l’attenzione che dimostra verso la Marsica e l’intero Abruzzo. E’ a tutti noto il suo impegno a favore della città dell’Aquila dopo il terremoto dell’aprile 2009».

Oltre al Sindaco hanno riservato parole di encomio il Presidente del Consiglio Comunale, Domenico di Berardino, e il Prefetto Alecci Prefetto che ha posto l'accento sul «valore democratico della sala consiliare di un comune, il luogo dove si sancisce la democrazia, dove si governa nell'interesse comune». Il Prefetto Alecci ha poi ricordato come «da uomo di Stato abbia avuto il piacere di conoscere Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ignorando di poterlo rincontrare in una situazione tanto significativa».

{{*ExtraImg_237696_ArtImgCenter_500x373_}}«Mi avete tolto la parola» ha esordito così Gianni Letta nel suo lungo discorso che ha colpito ed emozionato la platea ma soprattutto sua sorella seduta in prima fila con la signora Letta.

Letta ha paragonato l'emozione del riconoscimento ad «un secondo battesimo, alla sensazione di un figlio che torna a casa, soprattutto in quell'aula consiliare» dove ha iniziato la sua lunga carriera giornalistica seguendo i «consigli comunali come inviato del Messaggero. Questa aula - ha spiegato Letta - mi evoca molti volti della mia giovinezza quando, fra i tanti, mi confrontavo con un giovane Franco Marini, rappresentante della Cisl di Avezzano, o mi intrattenevo in lunghe conversazioni con Ario Gallese, un vecchio liberale che amava Avezzano e la Politica».

Gianni Letta ha poi concluso il suo appassionato intervento ponendo l'accento sul «valore sostanziale dell'adesione di tutti i sindaci della Marsica all'iniziativa, nonchè sull'unanimità espressa dal consiglio comunale nella votazione del provvedimento».

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