
Un’operazione per la repressione dello smaltimento illecito di rifiuti è in corso da questa mattina nella zona di Luco dei Marsi (L’Aquila).
Sono impegnati agenti del Corpo Forestale dello Stato coordinati dal Comando Provinciale di L’Aquila(nucleo investigativo) e i vigili del fuoco di Avezzano.
L’operazione è scattata nel quadro di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Avezzano avviata in seguito a indagini del Corpo Forestale dello Stato di Avezzano, che il 17 gennaio scorso portò al sequestro di due capannoni nei quali erano state ammassate 1700 tonnellate di balle di rifiuti pericolosi sulla cui provenienza sono ancora in corso indagini.
NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI 3 PERSONE DEL LUOGO – L’operazione in corso – condotta dal Corpo Forestale dello Stato (nucleo investigativo), e che si avvale della collaborazione dei vigili del fuoco di Avezzano e L’aquila e dei tecnici dell’Arta – ha portato, inoltre, al sequestro di un altro capannone, nel territorio del comune di San Benedetto dei Marsi (L’Aquila). Anche in questo caso si tratta di un magazzino adibito allo stoccaggio illecito dei rifiuti, sul quale sta indagando la procura di Avezzano.
«Stiamo verificando la natura di questi rifiuti – ha dichiarato Antonio Rampini, responsabile della Forestale – e stiamo tracciando il percorso che li ha portati nella Marsica».
In merito alla vicenda la Procura della Repubblica dell’Aquila ha iscritto sul registro degli indagati tre persone riconducibili alla proprietà e all’uso dei capannoni di Luco dei Marsi.
SALGONO A 6 INDAGATI BLITZ MARSICA – Sono 6,
complessivamente, le persone indagate dalla Direzione
Distrettuale Antimafia nell’ambito dell’inchiesta su un presunto vasto giro di smaltimento di rifiuti nella Marsica che ha portato al sequestro di 3 capannoni, 2 a Luco dei Marsi e 1 a San Benedetto dei Marsi, dove erano stoccati migliaia di tonnellate di rifiuti di presunta provenienza illecita.
Le persone indagate, secondo quanto si apprende, sarebbero
riconducibili alla proprietà e all’uso degli stessi capannoni a cui sono stati apposti i sigilli da parte degli agenti del corpo forestale dello stato. Questa mattina, con l’ausilio dei vigili del fuoco e dei
tecnici dell’Arta, sono stati prelevati numerosi campioni di rifiuti stoccati per accertarne sia la provenienza, sia il grado di nocività.
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