L’Aquila, cani e droni per ricerca scomparsi

26 febbraio 2015 | 09:44
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L’Aquila, cani e droni per ricerca scomparsi

di Camilla Elleboro

I cani sono i migliori amici dell’uomo, com’è risaputo, ma spesso anche la loro salvezza. A L’Aquila, nel periodo post-sisma, è nato il gruppo cinofilo di volontari della protezione civile “Rescue Dogs School-Abruzzo”.

Protagonisti dell’associazione sono i cani da mantrailing, cioè che operano in casi di scomparsa di persone, di emergenze e calamità, ma anche su scene del crimine, seguendo una traccia molecolare.

Proprio nel buio e disperato scenario del 6 aprile 2009, nasce la nobile idea del gruppo di volontariato, una mano tesa pronta a tirare su la città. Grazie alla nuova presidenza, rappresentata da Giacomo Sollecchia, ci sono all’orizzonte grandi novità, come l’utilizzo di droni per facilitare le ricerche in casi di emergenza. I droni sono velivoli controllati e pilotati a distanza da un computer, nati in ambiente militare ma, ormai, proposti anche per cause civili e di sicurezza; potrebbero essere di grande aiuto perché, controllando dall’alto, segnalano situazioni di pericolo e vi indirizzano i cani.

L’amore per i cani e per L’Aquila è accomunato, unito e dà luogo a questa iniziativa tanto importante quanto ricca di consensi e sostenitori, fra i quali anche giovanissimi. Completamente aperta a tutte le età e a ogni tipo di proposta, è un passo in più per l’incolumità e la salvaguardia del nostro territorio: un’ulteriore sicurezza è ciò di cui la città ha bisogno.