D’Alfonso: ‘Non ho mai chiesto all’autista di correre’

10 febbraio 2015 | 18:08
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D’Alfonso: ‘Non ho mai chiesto all’autista di correre’

«Non ho mai chiesto all’autista che mi accompagnava a Roma per l’incontro con il vice ministro allo Sviluppo industriale, Claudio De Vincenti, di spingere il piede sull’acceleratore. Anche perchè, quando viaggio, cerco di utlizzare il poco tempo a disposizione per studiare i dossier e preparare le riunioni di lavoro». In occasione della seduta del Consiglio regionale dedicata alle interrogazioni a risposta immediata (Question time), il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha risposto così all’interrogazione rivoltagli dal presidente della Commissione Vigilanza, Mauro Febbo, sul ricorso avverso l’ordinanza del Prefetto sul verbale di contravvenzione comminato all’auto di rappresentanza dello stesso Presidente per eccesso di velocità.

«Certo, c’era l’impellenza di un’importante riunione, peraltro non sconvocabile, con un rappresentante del Governo che detiene deleghe chiave come la rete gas e le piattaforme petrolifere – ricorda il presidente della Giunta – ma se c’è stata una violazione al codice della strada, chiedo scusa. Il ricorso, invece, si gistifica nell’ottica di tutelare la condizione giuridica di chi mi conduceva a Roma con la vettura della Regione».

«Chiedo scusa all’autista e alle forze dell’ordine – ha aggiunto – anche perché mi ero imposto di non attrarre più un minuto del lavoro delle forze dell’ordine per accertare la mia condotta. Mi farebbe piacere che il giudice di pace accogliesse la mia tesi difensiva e mi farebbe piacere poter pagare per intero la multa, oltre a pagare il tempo che l’Avvocatura ha impiegato per il ricorso, cioè undici minuti. Mi impegno – ha concluso – a non far accadere mai più cose del genere».

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