Le eccellenze aquilane

di Camilla Elleboro

Il nostro territorio con i suoi borghi aquilani e le sue montagne, che li incorniciano, è sempre più ricco di sorprese e di ricchezze, frutto dell’unione tra tradizione e innovazione.

Grazie al programma di Rai 1 “Linea Verde”, quest’oggi dedicato a L’Aquila, la nostra città verrà, si spera, presto rivalutata.

{{*ExtraImg_231662_ArtImgCenter_500x322_}}Il viaggio da San Bernardino fino al Monastero di Santo Spirito d’Ocre, tra piccoli borghi e inestimabili monumenti del centro storico, porta alla luce vecchie tradizioni familiari ma anche innovazioni e progetti per il nuovo anno. Nella prima tappa del viaggio, dopo una breve introduzione sulla chiesa di San Bernardino, appena restaurata, si approda alle Grotte di Stiffe, nel parco del Velino Sirente. Le Grotte, come lo speleologo Sergio Gilioli ricorda, sono il fiore all’occhiello del territorio nostrano, grazie allo spettacolo tutto naturale, e meraviglioso, delle stalattiti e delle stalagmiti.

Nel cuore dei borghi aquilani di Paganica e di Fossa la voce dell’indissolubile tradizione familiare riecheggia tra la norcineria che dà vita al salume tipico “Cuore di Paganica” prodotto dalla famiglia De Paulis e la bottega d’artigianato dei fratelli Rovo, dedicata alla realizzazione di strumenti e oggetti ippici. Non solo l’ippica è oggetto di interesse del mondo sportivo aquilano, ma anche l’arrampicata, di gran voga in quest’ultimo periodo.

A Falesia di Monticchio, infatti, viene praticato questo sport tipico di un paesaggio montano, come lo è L’Aquila. Viaggiando ancora nel folclore aquilano, San Biagio ricopre un posto di rilievo con i suoi tipici dolci, le ciambelle e le ferratelle, prodotte dall’azienda di Maria Teresa Spagnoli, la quale non ha mai abbandonato la ricetta originale, tramandata di generazione in generazione nonostante si sia adattata ai gusti più moderni. La vera novità si trova a Pescomaggiore, paesino lontano dal centro, con pochi abitanti, ma ricco di curiosità e modernità; qui sono i giovani ad aver preso in mano la situazione e l’amministrazione. Dal 2007, Dario D’Alessandro ha messo su il progetto EVA, acronimo di Eco Villaggio Auto-costruito, volto alla ricostruzione delle abitazioni locali secondo la Bioedilizia. Alle falde del Gran Sasso, le case del piccolo paese di Pescomaggiore sono completamente costruite con legno, paglia e cellulosa garantendo allo stesso tempo sicurezza e comfort.

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{{*ExtraImg_231663_ArtImgCenter_500x375_}}C’è, inoltre, la proposta del paese di Molina Aterno sulla Valle Subequana: il tartufo nero, prodotto tipico del territorio, di cui già siamo primi esportatori in Germania, sarà presentato anche all’ Expò 2015, assieme ad altri pregiati prodotti nostrani: l’olio, la pasta, il vino e il pecorino, unico al mondo poiché prodotto col caglio di suino. Sono proprio i piccoli paesi e i prodotti più semplici a garantire la ricchezza e il pregio di L’Aquila, che può vantare spettacoli e viste mozzafiato e l’alta qualità del lavoro artigianale.

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